Di Redazione
Lo schiacciatore brasiliano dell’Itas Trentino Ricardo Lucarelli è intervenuto domenica sera, direttamente dalla sua casa di Trento, alla settimanale puntata di “After Hours” – la trasmissione prodotto dalla Lega Pallavolo Serie A e condotta da Andrea Zorzi ed Andrea Brogioni che ogni sette giorni traccia il punto della situazione per il campionato di SuperLega Credem Banca 2020/21. Ecco alcuni dei passaggi più interessanti della sua intervista.
14 VITTORIE CONSECUTIVE. “Non ci sono particolari segreti dietro questa striscia positiva. Avevamo iniziato il nostro cammino con grandi difficoltà: ricordo bene la prima sconfitta casalinga della stagione contro Verona, uno 0-3 molto brutto, poi i problemi accusati anche per via del Covid. Non ci aspettavamo una partenza così dura, ma successivamente abbiamo messo ancora più dedizione e cura nel lavoro quotidiano in palestra, tutti insieme, e siamo riusciti a rialzarci, continuando ad accrescere la nostra fiducia. Ora stiamo benissimo anche a livello mentale: giochiamo, vinciamo e sorridiamo e tutto è più semplice”.
LINGUA ITALIANA. “A luglio 2020, prima di venire in Italia, ho iniziato a studiare da solo l’italiano, scaricando una applicazione per ipad e studiando ogni giorno da solo. Due mesi fa ho quindi cominciato a parlare più spesso con i miei compagni e questo mi ha aiutato molto a migliorare perché è stato un esercizio pratico utilissimo. Ecco perché ora capisco tutto”.
CAMPIONATO ITALIANO. “Anche prima di venire in Italia consideravo la SuperLega il campionato più bello e difficile del mondo ed ora che vi gioco da qualche mese posso solo confermarlo; non puoi mai abbassare la guardia con nessun avversario. A differenza di quanto accade ad esempio nel torneo brasiliano, qui tutte le squadre sono molto competitive; se giochi male perdi contro chiunque e tutto ciò è molto bello e stimolante perché ti costringe a lavorare sempre al massimo livello”.
NEVE. “Qui a Trento, nelle scorse settimane, l’ho vista per la prima volta dal vivo. Ero stato diverse volte in Italia in passato ma mai nei mesi invernali; la prima nevicata della mia vita l’ho passata facendo video da inviare a mia mamma per farle vedere questo spettacolo della natura che noi in Brasile conosciamo poco. Dopo due giorni di magia ammetto però di aver capito che avrei dovuto fare i conti anche gli aspetti meno piacevoli della neve: temperatura rigida e più difficoltà nel guidare l’auto”.
TRENTINO VOLLEY. “Negli ultimi anni ho ricevuto tante offerte per venire a giocare in Italia ma le ho sempre rifiutate fino a quando non mi sono sentito veramente pronto per affrontare questa sfida. Trentino Volley è sempre stata una Società che mi è piaciuta, che conoscevo già bene per averla vista vincere tanto a livello internazionale in passato. Kaziyski e Juantorena sono stati dei modelli per me quando mi sono avvicinato alla pallavolo, li vedevo giocare con la maglia gialloblù addosso e a loro mi sono ispirato. Nel momento in cui i dirigenti mi hanno fatto una proposta ho accettato volentieri perché tutte le cose sono andate nel posto giusto”.
GIANNELLI. “Simone ha una mentalità molto simile a quella di Bruno. Dà sempre il massimo in allenamento e pretende tantissimo da sè; è giovane ma sa già esattamente cosa fare. Sta facendo una grande stagione e trovare l’intesa con lui è stato molto semplice. Inoltre aggiusta tante ricezioni che potrebbero finire nella metà campo avversario, perché prende il pallone un metro sopra la rete”.
LORENZETTI. “E’ una grande persona che pensa molto al benessere dei suoi giocatori, sia dentro sia fuori dal campo, e tutto ciò mi piace molto. So che posso offrirgli un contributo ancora più importante per la squadra, specialmente in difesa. E’ un fondamentale che mi piace tantissimo ma in cui devo crescere ancora molto”.
(Fonte: comunicato stampa)