Luciano Sturam: "Non mi stupirei che per l’A3 e l’A2 la Lega decida di chiudere i battenti"

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Di Redazione

L’A3 maschile deciderà questa mattina il proprio destino.

Oggi le tre Consulte valuteranno se proseguire o meno la stagione e il direttore sportivo della Tinet Gori Prata, Luciano Sturam è stato intervistato da Il Gazzettino Pordenone sulla ripresa o meno.

«Tutti sembrano orientati ad annullare i campionati ma per farlo aspettano questo ultimo passaggio, non è escluso che ci siano altri rinvii in attesa del 16 aprile. La stragrande maggioranza dei dirigenti di società che ho contattato vogliono in ogni caso chiudere qui la stagione. Ci sarà comunque chi, questa mattina, proverà a forzare i tempi con un ulteriore appuntamento. Del resto mi pare che anche tutti gli altri sport stiano meditando questa scelta».

Quindi non c’è un accordo ben definito tra tutti i sodalizi. «Non mi stupirei – prosegue il professore – che per l’A3 e l’A2 la Lega decida di chiudere i battenti, mentre per la Superlega si trovi la soluzione di riprendere il campionato tra i mesi di luglio e agosto a porte chiuse».

Come mai? «La categoria maggiore della pallavolo ha esigenze diverse dalle nostre – precisa Sturam – in ballo ci sono anche le Coppe Europee, un po’ come si sta orientando il calcio di alto livello».

Con che criterio verrà affrontata la sospensione del campionato di A3 maschile? «Questo sarà il nocciolo della video conferenza odierna. Per il momento ci sono sulla tavola tre ipotesi: annullare la stagione come se non avessimo mai giocato una partite, prendere per buona la classifica al termine del girone di andata, oppure chiudere il torneo prendendo per buona l’attuale graduatoria con parità di partite e decidere quindi promozioni e retrocessioni».

Lei come la vede? «Il problema più grosso sarà di valutare quante società di A3 riusciranno a sopravvivere dopo questa emergenza e quelle che ce la faranno in che modo potranno riprogrammare la prossima stagione e soprattutto cosa farà la Federazione per il rilancio».

Ma alla fine siamo sicuri che a settembre si potrà ricominciare? «Sicurezze non ce ne sono. Per ora abbiamo poche conoscenze per fare dei progetti a lungo termine – mette in evidenza il ds del Prata – gli esperti dicono che il vaccino anti virus sarà pronto tra un anno e nel frattempo cosa faremo? Giocheremo le partite del prossimo torneo a porte chiuse? A mio avviso non si potranno programmare formule per la ripresa se non ci saranno delle prospettive più sicure. Sarà necessario invece prendere in considerazione le criticità e gestirle nel migliore dei modi. Poi attendere per lo meno la fine di maggio per avere le idee più precise. Solo in questo modo si potranno affrontare con coerenza le modalità sanitarie e pensare al futuro».

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