È passata più di un’ora dal termine di Gara 5 della Finale Scudetto e quasi tutti hanno già abbandonato la BLM Group Arena, dagli addetti ai lavori alla maggior parte del pubblico. Ma al centro del campo c’è ancora Matey Kaziyski, a concedere selfie, firmare autografi, abbracciare la coppa: insomma, a godersi i suoi ultimi momenti da capitano dell’Itas Trentino. Lo schiacciatore bulgaro però non è tipo da sciogliersi in lacrime, e così se la cava con una battuta: “Be’, il segno speravo di averlo lasciato già prima…“.
Le parole che seguono, però, sono significative come al solito: “Era il modo migliore per finire un anno così. Veniamo da due stagioni in cui abbiamo sofferto tantissimo, siamo arrivati secondi in fondo a tante manifestazioni e ci mancava una bellissima vittoria come questa. Io sono contentissimo di aver avuto la possibilità di lavorare con un gruppo così giovane e di averne fatto parte: per la mia età non è scontato. Ovviamente sono contento anche per me stesso, le vittorie fanno sempre piacere, però è bellissimo aver fatto partire una nuova storia, la loro, in cui ci sono anch’io“.
di Eugenio Peralta