Di Redazione
Sabato 10 marzo. A Monza la Foppapedretti Bergamo si gioca tutto. Si gioca una stagione intera in un solo match. Lia Malinov racconta quell’ultima gara. La settimana che l’ha preceduta e una stagione in cui non ha mai smesso di credere in questa squadra. E rivela che a fine partita non sapeva di aver raggiunto la salvezza…
Quando avete capito di essere salve?
“Non sapevamo niente. Durante la gara non ci era stato detto niente del risultato di Filottrano. Quando abbiamo chiuso la gara con la sconfitta per tre a due ero spaventata. Siamo arrivate in panchina e ci hanno detto che eravamo salvi. Miriam si è seduta di fianco a me, era disperata, io avevo lo sguardo fisso davanti a me. Non sapevo cosa pensare. Quando le ho detto come era andata ci siamo messe a piangere insieme”.
Come avevi vissuto la vigilia? Sei riuscita a dormire la notte prima della gara?
“Non ho dormito per una settimana intera in realtà… Ero tesa, perché era una partita importante, ci giocavamo tutto e poteva succedere di tutto. Ero preoccupata, ma non vedevo l’ora di giocarla”.
Come avevate preparato la gara?
“Ci siamo parlate, ci siamo dette che non dovevamo pensare di andare lì a fare un punto o facendo calcoli. Ma dovevamo andare lì pensando che dovevamo portare la partita a casa. Pur sapendo che non sarebbe stato facile. Più che guardare gli altri, dovevamo guardare noi stesse perché dipendeva da noi non dagli altri”.
Che cosa ti lascia questa stagione?
“Emozioni. Nonostante non siano arrivati trofei, un successo importante lo abbiamo preso ed è quello della salvezza. Magari può sembrare scontato, ma non lo era.
Sono contenta di aver superato tutte le difficoltà incontrate quest’anno, perché nonostante tutto penso si potesse crescere tantissimo e credo che lo abbiamo dimostrato”.
Che cosa hanno dimostrato i tifosi bergamaschi con questo loro attaccamento incondizionato?
“Penso che l’ultima partita sia la dimostrazione di come ci siano sempre stati: hanno mostrato quanto tengono a questa squadra. Perché andando a giocare una partita per la salvezza molti avrebbero potuto criticarci, potevano non restarci vicini, invece a Monza erano tantissimi e durante il riscaldamento mi venivano i brividi sentendoli e vedendoli, perché sembrava ci giocassimo una finale scudetto”.
C’è stato un momento durante la stagione in cui hai capito che gli obiettivi di inizio anno erano cambiati?
“Anche dopo le prime sei sconfitte non ho mai pensato che non potessimo raggiungere i nostri obiettivi. Ho sempre pensato che potevamo arrivare ai Play Off e potevamo fare qualcosa di positivo nonostante le difficoltà. Con le ragazze ce lo dicevamo sempre che le cose potevamo cambiare da un momento all’altro.
Qualche possibilità per entrare nei Play Off l’abbiamo avuta, purtroppo non siamo riuscite a sfruttarla. Ma ora non importa più. Importa solo che siamo riuscite a salvarci. E’ questa la cosa più importante”.
Hai mai avuto paura di non riuscire a tornare quella di prima dell’infortunio?
“Guardavo partita per partita. Perché sapevo che potevo dare molto di più. All’inizio mi arrabbiavo perché non ero soddisfatta di me, nemmeno dopo le vittorie, perché sapevo di poter dare molto di più alla squadra. Però ho sempre cercato di dare il massimo anche quando non ero al 100% della condizione. E questo penso sia servito comunque”.
C’è una gara che vorresti rigiocare per raddrizzarla?
“Sì, quella con Il Bisonte. E’ stata proprio la partita che in caso di vittoria ci avrebbe portato sicuramente a giocarci i Play Off. Col senno del poi, qualche errore potremmo evitarlo. E penso che, se la rigiocassimo, la vinceremmo”.
E quale è stata invece la partita in cui abbiamo visto la vera Lia?
“Dopo le vittorie ero soddisfatta di aver portato a casa dei punti. Ma nella partita con Novara abbiamo giocato contro una delle squadre più forti del campionato e abbiamo dimostrato qual era il nostro valore. Penso che ci sia mancata la continuità per far vedere quella stessa prestazione in altre gare. Però penso che le carte per giocarcela contro tutti le avevamo e l’abbiamo dimostrato proprio contro Novara”.
(Fonte: comunicato stampa)