Di Redazione
Ha scelto di non tornare a casa e restare a Bergamo anche se la città stava pagando un tributo durissimo alla pandemia. E ora, pur tra mille cautele, Malwina Smarzek-Godek, opposto lo scorso anno in forza alla Zanetti Bergamo, racconta la sua esperienza al magazine on line polacco Sportowefakty pagando un giusto tributo a quella che per due stagioni è stata la città adottiva: “Bergamo è una città splendida e piena di vita e di iniziative – dice la giocatrice – che lentamente sta uscendo da un incubo. Ora è una città completamente diversa a quella che ho visto quando sono arrivata qui. Ma la situazione sta lentamente tornando alla normalità: ci sono persone che escono portando a spasso i cani, altri che vanno a lavorare con i mezzi pubblici, tante biciclette. Ci siamo tutti adattati a ordinare cibo da asporto e ci vorrà ancora un po’ per bere un caffè o mangiare una pizza, ma la città ha reagito con straordinario coraggio e con un enorme spirito di sacrificio”.
Malwina conferma che a Bergamo si comincia a respirare un po’ di normalità: “Quando la pandemia è esplosa la situazione per spostarsi era già molto difficile e io ho deciso di restare qui. Le regole sono state molto rigide ma ho visto grande rispetto da parte delle persone, solo da qualche giorno si comincia a vedere la gente in coda per un gelato o qualcunok che corre al Parco Suardi. Io mi sono rifugiata in montagna dove respirare aria buona e camminare. Ho vissuto con grande angoscia i giorni della pandemia a Bergamo: le sirene, le colonne di camion che portavano via le bare dalla città e il lutto continuo sono un ricordo triste che porterò con me per sempre. Ma i bergamaschi sono stati grandiosi nel sostenersi a vicenda, nell’aiutare l’ospedale e nell’andare al di là del dovere, a rischio della loro stessa vita”.
(Fonte: Sportowefakty)
