Un record targato Zlatanov: non Hristo, ma il figlio Manuel Zlatanov, da quest’anno nella rosa della prima squadra della Gas Sales Bluenergy Piacenza. Durante la partita di ieri contro Verona – per la precisione, sul 18-13 del terzo set – lo schiacciatore figlio d’arte ha stabilito un primato storico: quello del più giovane giocatore a esordire in Superlega, all’età di 15 anni, 8 mesi e 25 giorni.
Zlatanov ha “strappato” il record a Mattia Taramelli, che nel 2014-2015 entrò in campo come libero nella sfida tra Monza e Città di Castello all’età di 15 anni, 10 mesi e 1 giorno. Il precedente primato risaliva addirittura al 1970-1971: lo aveva stabilito Giorgio Goldoni a 15 anni, 11 mesi e 12 giorni in un Modena-Bologna.
Manuel Zlatanov è nato a Piacenza il 7 marzo 2008 e frequenta la seconda classe dell’Istituto Itis, indirizzo informatico. Nato e cresciuto in casa Gas Sales Bluenergy, ha scalato in pochissimo tempo le tappe del settore giovanile, tanto da essere convocato più volte in nazionale da Monica Cresta, CT della nazionale Under 17. Con gli azzurrini ha vinto i Campionati Europei di categoria, entrando in campo dopo pochi scambi della finale contro la Bulgaria e diventandone protagonista con 9 punti all’attivo. Attualmente milita nella Serie B maschile della Gas Sales Bluenergy ed è vicecampione nazionale della categoria Under 15, in cui ha vinto il premio come miglior giocatore delle Finali.
Inutile dire che il giovane schiacciatore è solo l’ultimo erede di una famiglia di grandi giocatori: il nonno Dimitar era la stella della Bulgaria argento alle Olimpiadi di Mosca 1980 e ai Mondiali 1970, papa Hristo (oggi dg della società piacentina) vanta 142 presenze della nazionale italiana e anche la mamma Chiara e la sorella Mia sono pallavoliste.
“Un po’ agitato e preoccupato, quando coach Anastasi mi ha detto di entrare, lo ero – ammette Manuel – ma era una preoccupazione buona, sapevo che non potevo sbagliare. Quando ho lanciato la palla per il servizio sono andato un po’ in confusione, ma per fortuna l’ho colpita ed è andato tutto bene. Dico grazie all’allenatore per avermi fatto esordire, sono felice. Pagare da bere? Lo farà il papà, perché io non ho soldi…“.
“Manuel non se l’aspettava – racconta Andrea Anastasi – quando gli ho detto che doveva entrare non era molto convinto. È il giusto premio sia per lui che per tutto il settore giovanile: la società sta investendo soldi, energie e tecnici, e avere questa unione fra prima squadra e academy è prezioso. Mi auguro che in futuro ci sia qualche altro giocatore da lanciare in Superlega“.
(fonte: Comunicato stampa)