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Marche, intossicazione alimentare per i partecipanti alle finali regionali Under 13

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Sono finite nel modo peggiore le finali regionali Under 13 organizzate nel weekend dalla Fipav Marche: dopo l’ultimo atto di domenica 4 giugno, che ha visto coinvolte 18 squadre tra maschili e femminili al PalaBaldinelli di Osimo e negli impianti circostanti, decine di giovani pallavolisti hanno accusato dolori di stomaco e disturbi gastrointestinali. Inevitabile pensare a un’intossicazione alimentare legata al pranzo consumato da 216 persone nello stesso ristorante, con un menu molto semplice: penne al pomodoro, arista con patate al forno, salame al cioccolato. Come riportato dal Corriere Adriatico, i carabinieri del Nas hanno già effettuato un’ispezione nel locale per capire se ci sia stata una contaminazione.

Anch’io ho avuto un po’ di dissenteria, ma nulla di grave. All’inizio avevo dato la colpa all’aria condizionata in auto, poi però sono arrivate le telefonate della società” ammette il presidente del Comitato Regionale Fabio Franchini. E i gestori del ristorante spiegano: “La merce è stata acquistata il 30 maggio, siamo molto scrupolosi nella nostra attività. Ci dispiace per i ragazzi che si sono sentiti poco bene e per le loro società, ma fortunatamente non ci sono stati eventi gravi“.

Nella serata di ieri è arrivato anche il comunicato ufficiale della Fipav Marche: “Il Comitato regionale, per il pasto da servire ai partecipanti, ha scelto un ristorante noto per la professionalità, qualità del servizio e accuratezza nella ricerca dei piatti da servire. Precisato ciò e preso atto della situazione verificatasi, il Comitato regionale ha immediatamente invitato formalmente il ristorante interessato ad eseguire tutte le verifiche/analisi del caso chiedendo immediato riscontro a questo Comitato.

Allo stesso modo ha chiesto al ristorante di presentare denuncia cautelativa alla propria compagnia assicurativa onde eventualmente far fronte alle legittime richieste di risarcimento dei danni che dovessero pervenire. Questo, ovviamente, a tutela degli atleti, degli accompagnatori e dei tecnici interessati allo spiacevole evento. Certo è che il Comitato Regionale Fipav, pur affranto da quanto successo, nulla può rimproverarsi trattandosi ovviamente di un caso del tutto isolato e non prevedibile“.

(fonte: Corriere Adriatico, Fipav Marche)

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