Di Redazione
Se Verona è riuscita a centrare la salvezza in una stagione così complicata per tutti causa covid, ma anche dove il livello generale si è alzato tantissimo, basti (ri)vedere la volata salvezza finale, buona parte del merito sta nel fatto di essere riusciti a pescare dal proprio cilindro un jolly clamoroso come si è dimostrato di essere il giovanissimo schiacciatore sloveno Rok Mozic.
Gli addetti ai lavori e gli scoutman conoscevano tutti il suo potenziale, ma evidentemente la stragrande maggioranza lo deve aver ritenuto ancora troppo giovane e di conseguenza poco pronto per un campionato top come quello italiano. Tutti tranne la dirigenza di Verona, che invece sul ragazzo è andata all-in subito. Mossa che ha fatto saltare il banco perché Mozic il campionato l’ha chiuso addirittura da top scorer assoluto con 466 punti (404 attacchi vincenti, 25 ace e 37 muri punto) e ora i veneti si ritrovano in casa un vero e proprio top player.
E ora cosa accadrà? Si aprirà una vera e propria asta per portarlo via dal Veneto oppure vestirà la maglia gialloblù anche la prossima stagione? La risposta è arrivata direttamente da Gian Andrea Marchesi, detto “Gengy”, nel corso dell’ultima puntata di After Hours, La Superlega di notte: “È un grande giocatore e sicuramente l’anno prossimo sarà ancora a Verona, anzi presumo che giocherà qui per molte stagioni”.
Insomma, un giocatore simbolo a tutti gli effetti, per qualcuno già un campione. “Top Player? Non lo è ancora – precisa però il direttore sportivo -. Quando vincerà qualcosa lo diventerà. Anche noi inizialmente non lo credevamo così pronto per il nostro campionato, invece ha dimostrato di avere un grandissimo carattere e di crescere tantissimo nel corso della stagione in tutti i fondamentali. È un giocatore che ha una testa e un equilibrio che non ci aspettavamo – continua a sottolineare Marchesi -. Sinceramente anche rimetterlo in campo dopo l’infortunio della domenica precedente ha dell’incredibile, solo uno che ha una forza di volontà come la sua poteva arrivarci”.
(fonte: After Hours, La Superlega di notte)