Marco Gaspari presenta la Final Four: "Bellissimi ricordi. Favorita? Conegliano. Mi manca il campo"

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Di Paolo Frascarolo

Bologna, il volley e le finali di Coppa Italia. Tutto finalmente è pronto, un week end che offrirà spettacolo a tutti gli amanti della grande pallavolo. Sei le squadre impegnate: Imoco Conegliano, Igor Gorgonzola Novara, Saugella Team Monza e Unet E-Work Busto Arsizio per l’A1, LPM Mondovì e Battistelli San Giovanni Marignano per l’A2.

Una “due giorni” che vedrà uscire vincitrice due delle 6 formazioni, una per ogni trofeo in palio. Il ricco menù propone nella giornata di domani le due semifinali, con le due finali (considerando l’A2), nella giornata di domenica. La capolista Imoco Volley Conegliano, vera e propria favorita, affronterà la Unet E-Work Busto Arsizio, squadra che ha disputato un ottimo girone di andata. Dall’altra parte del tabellone troviamo Novara, reduce da una brutta battuta d’arresto contro la Pomì ma che, con l’ottimo roster a disposizione di Barbolini, proverà a imporsi sul Saugella Team Monza, di certo non una compagine intrusa, in virtù dell’ottima serie positiva degli ultimi mesi.

A presentare questa Final Four, un esperto, Marco Gaspari, che di finali di Coppa Italia ne ha disputate ben 2 a soli 35 anni. Reduce dall’esperienza modenese con la Liu Jo, ha analizzato il percorso delle 4 compagini in campo nel week end al PalaDozza.

E’ sempre difficile, ma vede una favorita?
Attualmente credo che le prime due della classe abbiano qualcosa in più. Ovviamente fare dei pronostici è come sempre difficile. La squadra più forte come organico è Conegliano, non lo dico io ma lo dicono i numeri. Contemporaneamente c’è da dire che all’unico appuntamento stagionale, in gara secca, ha trionfato Novara”.

Due favorite, e due importanti outsiders? 
“Ci sono due formazioni sulla carta più forti, ma bisogna anche considerare Busto Arsizio e Monza. Saugella è riuscita ad eliminare a sorpresa una corazzata come Scandicci, ed è attualmente la squadra che ha incrementato di più il proprio livello di gioco. Ha fatto fatica, è vero, nell’ultimo turno contro Filottrano, ma è stata cinica portando a casa tre punti, e in Regular Season conta solo quello. Busto fino a questo momento ha disputato un campionato di grandissimo livello, nonostante nel girone di ritorno abbia lasciato qualche punto per strada.
Conegliano e Novara nell’ultimo periodo hanno giocato molto tra campionato e Coppa. Le piemontesi nell’ultima fase di campionato hanno perso un po’ di continuità di risultati e devono stare attente ad una mina vagante come Monza. Il match tra Conegliano e Busto è una classica della pallavolo moderna. E’ una sfida tra due società molto importanti.  Vedo comunque Conegliano favorita per questa semifinale e, in generale, per la vittoria finale. Vedremo se verrò smentito…”.

Quanto sono importanti, anche alla luce degli impegni europei, strategia e programmazione?
“Sicuramente, rispetto all’anno scorso, le squadre arrivano più 
“fresche”. Hanno avuto a disposizione la settimana “tipo” e soprattutto la possibilità di preparare al meglio lo studio dell’avversario. L’analisi tattica è un aspetto fondamentale in queste occasioni” .

Egonu, Ortolani, De Kruijf, Bartsch: sarà la Final Four delle individualità?
“Questo rimane uno sport di squadra. Credo si debba guardare entrambi gli aspetti. Una giocatrice può mettere in campo la performance della vita, ma se non ha una squadra a supportarla, non può essere decisiva. Contemporaneamente una squadra può giocare un’ottima pallavolo, ma senza le individualità pronte a concretizzare quanto fatto dal gruppo, non può vincere. E’ fondamentale la qualità dell’individualità, ma sorretta dall’organizzazione di una squadra solida. Per questo dico che Conegliano e Novara hanno a mio avviso qualcosa in più, perchè possono contare su una panchina di altissimo livello”.

Quanto può far bene questa Final Four al movimento della pallavolo?
“E’ un week end stupendo da vivere. Io una manifestazione così l’ho sempre goduta dal primo minuto all’ultimo. Ho bellissimi ricordi. In un impianto come il PalaDozza, mettere insieme quattro tifoserie importanti, sarà uno spettacolo. Un evento che permette di osservare i miglioramenti della nostra pallavolo. Ricordiamoci che il nostro movimento, nonostante non abbia le disponibilità economiche di altre nazioni, ha ottenuto risultati incredibili in ambito europeo”

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