Di Redazione
Marco Lionetti, allenatore calabrese, questa stagione si è misurato con una nuova sfida fuori regione.
Il classe 1978 infatti, dopo l’esperienza da secondo a Spoleto in A2 maschile, ha sposato nuovamente la valorizzazione dei giovani e si è trasferitoin Veneto per seguire il progetto di Casalmaggiore che dà spazio al settore giovanile con la collaborazione instaurata con la Union Volley Jesolo.
Lionetti, intervistato oggi dalla Gazzetta del Sud, è molto chiaro sulla decisione di sospendere in maniera definitiva la stagione «Penso sia stata una scelta affrettata. Credo ci fosse la possibilità di prendere tempo e ripartire giocando a giugno e luglio».
Molto chiara la sua posizione anche sul tema degli stipendi: «Credo che anche per noi allenatori, insieme agli atleti, debba essere prevista la cassa integrazione. Noi viviamo di questo e non possiamo stare senza stipendio fino ad ottobre. Sono d’accordo ad un taglio o a stipendi spalmati nei prossimi mesi, ma non ad un taglio netto del 30%».
La pallavolo come può ripartire? “Un aspetto cruciale riguarderà l’abbattimento dei costi di utilizzo delle palestre per tutte le società e consentire orari più ampi di utilizzo. Più si fa sport e meno lo Stato avrà da spendere in termini di costi sanitari“