Di Redazione
La sua avventura alla guida del Bisonte Firenze di fatto non è nemmeno iniziata: Marco Mencarelli, intervistato da Marco Fantasia su RaiSport, fa il punto sul lungo periodo di stop. “Non sono riuscito a fare nemmeno una partita – ricorda il tecnico subentrato a stagione in corso a Caprara – soltanto allenamenti. Se si dovesse riprendere ricominceremo da zero o quasi, anche se in tre settimane di lavoro siamo comunque entrati un po’ in sintonia con le ragazze, e con la dirigenza c’è un rapporto di lunga data“.
Quali sono le possibilità per un’eventuale ripresa della stagione: “L’unica è fare qualcosa di circoscritto – risponde Mencarelli – e ristretto all’esigenza di attribuire le posizioni in classifica e gli eventuali titoli. Però c’è il problema legato alle partenze che ci sono state, e alle rose che inevitabilmente sarebbero incomplete. Non sarebbe un campionato irregolare, ma anomalo sì. Vedremo: in questa fase la questione è più che altro nelle mani del governo, tutte le altre sono mere supposizioni. Farsi trovare pronti per un’eventuale riapertura, ma poi i dettagli bisognerà vederli al momento“.
Il ritorno in campo sarà comunque subordinato a una tempistica ben precisa che Mencarelli, da ex preparatore, conosce molto bene: “Ci siamo fermati proprio nel momento clou della stagione, e per un atleta è veramente difficile mantenere la condizione. La fase di scarico può portare a un ‘down’ molto importante, non semplice da evitare. Se si riuscisse a riprendere nella seconda metà di maggio, potrebbero essere sufficienti un paio di settimane per riprendere, ma se si andasse in piena estate ce ne vorrebbero almeno 3, se non 4“.
Anche l’inizio della prossima stagione sarà dunque condizionato: “Confrontandoci con altri colleghi – dice l’allenatore del Bisonte – stiamo pensando di prolungare il classico periodo di preparazione precampionato di una o due settimane ulteriori, finalizzate proprio al recupero della condizione fisica minima per prevenire sovraccarichi“.
E il rinvio delle Olimpiadi? “All’Italia può fare solo bene. Un anno in più nel nostro campionato è un toccasana per le più giovani, perché queste ragazze assorbono esperienze come spugne. Arriveremo con una squadra ancora più equilibrate e più determinante“.