Di Eugenio Peralta
La Unet E-Work Busto Arsizio torna da Monza con una pesante sconfitta sul groppone, pur avendo lottato alla pari con le avversarie almeno per i primi due set. Il tecnico biancorosso Marco Musso, però, rende innanzitutto merito alle padrone di casa: “Credo che stasera Monza abbia messo in campo una partita di una qualità e di un’intensità eccezionale, prima di tutto dal punto di vista del contrattacco, a partire dal muro-difesa. Noi abbiamo fatto troppa fatica a mettere giù la palla, e questa cosa ce la siamo detti già a metà del primo set: tre, quattro, cinque attacchi per fare punto sono troppi, ed è normale che contro squadre come queste non portino a nulla“.
“Abbiamo avuto poca lucidità, poca freschezza, poca intensità – continua Musso –, anche se in alcuni momenti abbiamo fatto delle belle cose: ci sono stati tantissimi scambi lunghi, questo vuol dire che in partita c’eravamo. Però alla fine la partita la vince non solo chi mura e difende tanto ma chi fa punto, per cui brava Monza, che ha fatto una signora partita. Noi ora ci fermiamo, concludiamo una settimana difficile contro tre squadre che sono tra le 3-4 più grosse. Abbiamo imparato tanto, ripartiamo per il futuro“.
Partite, quelle contro Scandicci e Conegliano in Coppa Italia, che si portano dietro una buona dose di stanchezza fisica e mentale: “Sicuramente ha inciso – ammette il coach bustocco – tre partite di questo livello in una settimana sono toste e importanti, ma anche la stanchezza bisogna saperla gestire con lucidità. Il che non vuol dire vincere la partita, ma vuol dire giocare con più tranquillità anche in situazioni facili. Noi stasera abbiamo gestito meglio le situazioni difficili di quelle semplici: tante free ball sprecate, contrasti a rete che abbiamo affrontato passivamente, battute facili… sono momenti che, stanchezza o no, bisogna gestire in maniera diversa“.
