La nazionale femminile esce sconfitta dalla semifinale dei Campionati Europei contro la Turchia e non è facile per le azzurre trovare le parole per commentare una partita persa in modo anche abbastanza rocambolesco. “Sono contenta della prestazione – dice Marina Lubian – ma c’è rammarico per quanto accaduto nel quarto, quando eravamo in controllo e avremmo potuto chiuderla. In quel momento abbiamo consentito a Vargas di prendere ritmo. Di buono c’è che abbiamo dimostrato di essere una grande squadra e abbiamo mostrato tante belle cose. Siamo nel bel mezzo di un percorso e anche questa sconfitta ci insegnerà qualcosa. Adesso abbiamo ancora una partita da giocare e una medaglia da conquistare, quindi non molliamo“.
È categorica la capitana Myriam Sylla ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “L’esperienza ha fatto la differenza. Quando noi eravamo a tratti ingiocabili loro sono state lì, sono rimaste unite, hanno provato a ritirarsi su e ci sono riuscite. Quando si è avanti bisogna essere cinici e non dimenticarsi le cose importanti, non essere troppo frenetici. Questa è una squadra giovane e alcune giocatrici non hanno giocato tante di queste partite. È tutta esperienza, e abbiamo un’altra partita a cui pensare“.
Molto delusa l’altra centrale Anna Danesi: “Di solito riesco sempre a dire qualcosa anche dopo le sconfitte, ma oggi non lo so, dovrò riguardarla. Il problema è stato il quinto set, perché una squadra come la nostra non può permettersi di perdere a 6. Dobbiamo però guardare la parte positiva: due set di altissimo livello, ma non voglio togliere il secondo e il quarto in cui comunque eravamo avanti. Ce li dobbiamo tenere stretti“.
(fonte: Federazione Italiana Pallavolo, Dal 15 al 25)