Foto Federazione Italiana Pallavolo

Marta Menegatti: “Più di tutto mi manca vedere il mare”

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Di Alessandro Garotta

Saper aspettare, rallentare il ritmo, allontanarsi dalla filosofia del tutto e subito. Sono strani giorni che ci separano dallo sport e da una vita precedente di vecchie abitudini e nuove ambizioni. Sono strani giorni di riflessioni umane e ripartenze professionali. Non era mai successo che un crinale collettivo dividesse la nostra vita tra un prima e un dopo. Ma ora è ancora tempo di resistere e combattere l’emergenza, in attesa di riprendere in mano le nostre vite e tornare ad inseguire i nostri sogni.

Marta Menegattibeacher della nazionale e del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare – ha raccontato in esclusiva ai microfoni di Volley NEWS la sua quotidianità ai tempi del coronavirus e il suo sogno di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo, insieme alla compagna di squadra Viktoria Orsi Toth.

Marta, come sta trascorrendo queste settimane di isolamento domiciliare?

Purtroppo, non sono riuscita a tornare dalla mia famiglia e perciò sto trascorrendo la quarantena nella mia casa a Roma. Ho adattato gli spazi del mio piccolo appartamento per cercare di allenarmi e fare attività motoria tutti i giorni. Mi dedico alla lettura e allo studio, provo a fare qualche esperimento in cucina, guardo documentari e film. E infine ascolto podcast… la miglior scoperta di queste settimane di isolamento”.

Quale messaggio si sente di condividere?

Uno solo: continuare ad attenerci alle disposizioni del Governo e portare ancora un po’ di pazienza finché non si potrà tornare ad una sorta di normalità, visto che questa situazione così drammatica condizionerà le nostre vite ancora per diverso tempo”.

Foto Michele Benda/Volleyfoto.it

Sui social impazza l’hashtag #poivorrei, un’iniziativa per raccontare ciò che abbiamo sempre dato per scontato e adesso ci manca. E lei cosa sogna di fare dopo la quarantena?

Sono al corrente di questa iniziativa e la trovo molto originale. Sulla mia foto profilo di WhatsApp c’è proprio scritto ‘E poi vorrei vedere il mare’ ed effettivamente questa è la cosa che mi manca di più e che sicuramente farò al termine della quarantena, appena sarà possibile”.

Quando è scoppiata l’emergenza, lei si trovava a Rio de Janeiro per allenarsi. Quando ha deciso di tornare in Italia? Com’era allora la situazione in Brasile?

Sì, mi trovavo a Rio con Viki e il nostro allenatore (Terenzio Feroleto, n.d.r). Il piano era di restare lì ancora una settimana per partecipare a un evento con due coppie brasiliane e una tedesca, prima di volare in Messico per il primo torneo stagionale. In Brasile stava iniziando a crescere la preoccupazione, ma la percezione diffusa era di normalità: per esempio, in strada nessuno indossava la mascherina o rispettava le regole di distanziamento sociale. Appena sono stati cancellati i nostri tornei, abbiamo deciso di tornare in Italia perché immaginavamo che la situazione sarebbe peggiorata nel giro di poco tempo”.

Foto Michele Benda/Volleyfoto.it

Cosa ne pensa del rinvio delle Olimpiadi al 2021?

Inizialmente questa notizia mi ha un po’ destabilizzata: non me l’aspettavo, anche se sapevo che era la scelta giusta per salvaguardare la salute di tutti e permettere agli atleti di prepararsi adeguatamente ad un evento così importante. Col passare dei giorni, ho metabolizzato positivamente questo rinvio e penso che per me e Viki possa essere solo un vantaggio visto che abbiamo ricominciato a giocare insieme solo a luglio 2018. Dunque, avremo più tempo per migliorare e prepararci per Tokyo”.

Non è che da un giorno all’altro ti svegli e ti trasformi in una farfalla. Crescere è un processo“. Parto da una delle sue citazioni preferite di Rupi Kaur per chiederle: a che punto della crescita è la coppia Menegatti – Orsi Toth? Cosa vi manca, secondo lei, per spiccare definitivamente il volo?

Trovo questa citazione favolosa e la sento molto mia. Crescere è un processo che richiede forza, determinazione e resilienza. E sono davvero soddisfatta di tutti i mattoncini che io e Viki abbiamo messo finora, anche se ce ne sono molti altri da aggiungere. Sin dall’inizio sapevamo che non sarebbe stato un percorso semplice, e infatti ci sono stati diversi momenti difficili, ma ovviamente non sono mancati momenti di gioia e gratificazione in seguito al raggiungimento di tanti obiettivi prefissati. Forse, ciò che ci servirebbe per crescere ulteriormente sono minuti di gioco insieme, ma sono sicura che avremo diverse occasioni per consolidare gli aspetti del nostro gioco e limare i dettagli in vista delle Olimpiadi”.

Riavvolgiamo un attimo il nastro e parliamo dei Mondiali e degli Europei della scorsa estate. Che esperienze sono state? È soddisfatta dei vostri risultati?

Foto Michele Benda/Volleyfoto.it

Penso che queste esperienze siano state molto importanti per il nostro cammino. Il quinto posto ai Mondiali, in cui abbiamo perso solo con la coppia canadese diventata poi campione del mondo, è stato davvero un grande risultato. Anche agli Europei abbiamo disputato un ottimo torneo ed espresso un buon livello di gioco; peccato solo di non aver centrato l’ingresso in semifinale. È chiaro che un atleta ambisce sempre alla vittoria e punta sempre al podio, ma la concorrenza è veramente altissima e la differenza è data dai dettagli, soprattutto mentali, oltre che dall’esperienza. Io e Viki, insieme al nostro staff, stiamo lavorando molto su questi aspetti e sono convinta che riusciremo a toglierci grandi soddisfazioni in futuro”.

Le Rome Beach Volley Finals sono state soltanto l’antipasto del Mondiale che si giocherà nel 2022 proprio nella Capitale. Quanto sono importanti questi eventi per la crescita e lo sviluppo del Beach Volley in Italia?

L’evento conclusivo del World Tour al Foro Italico è stato incredibile: non capita spesso di giocare in uno scenario così suggestivo e unico al mondo, sostenute da un pubblico meraviglioso. È proprio di pochi giorni fa la notizia del rinvio del Mondiale a Roma nel 2022 e già riesco ad immaginare l’atmosfera magica che si respirerà. Penso che organizzare eventi di questo calibro sia una grande opportunità per il nostro movimento e possa essere solo positivo per gli atleti e gli appassionati”.

Dove vorrebbe arrivare nel prosieguo della sua carriera?

In questo momento il mio unico obiettivo è ottenere la qualificazione per Tokyo 2021 insieme a Viki. Non so poi cosa mi riserverà il futuro, ma so solo che ora sto dando tutta me stessa per partecipare alla mia terza Olimpiade e arrivarci nelle migliori condizioni possibili”.

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