Di Redazione
Non accennano a spegnersi le polemiche sul caso di Martina Scavelli, l’arbitra di Serie B che ha scelto di dimettersi per protesta contro le norme che impongono ai direttori di gara di rispettare parametri antropometrici di massa corporea e circonferenza addominale. Dopo la nota ufficiale della Fipav, che ha chiamato in causa la necessità di tutelare la salute dei direttori di gara, la stessa Scavelli è intervenuta sabato a “Uno Mattina“, popolare trasmissione di Rai 1, commentando la vicenda con il conduttore Tiberio Timperi.
“Sicuramente la motivazione della norma è legata alla salute – ha ammesso la direttrice di gara – ma la domanda che tutti ci poniamo è perché questo fattore di rischio debba esistere per i campionati nazionali e invece non per i campionati regionali e territoriali“. Dopo aver raccontato la sua storia e l’amore per la pallavolo e l’arbitraggio, Scavelli ha rivelato: “Non ho avuto nessuna risposta dalla Federazione, nessuno si è fatto vivo neppure a livello informale. In compenso il pubblico è stato molto solidale, ho ricevuto migliaia di messaggi e tante testimonianze di esperienze di vita e ingiustizie subite“.
“Questa non è la mia battaglia – ha concluso l’arbitra – ma quella di tutte le Martina che non ce l’hanno fatta, o non hanno avuto il coraggio di raccontare la loro storia. Mi auguro che le persone vengano rispettate per il proprio cervello e i contenuti, non per l’aspetto esteriore“. Qui il link per rivedere integralmente l’intervista.
(fonte: RaiPlay)