Di Redazione
Da domenica è il giocatore più longevo ad aver calcato un campo della Serie A di pallavolo. Un record che rappresenta una ciliegina sulla torta della carriera di Andrea Masini. Ma anche un record assolutamente non cercato dal regista originario di Arezzo. Comunque, dalla prima presenza in Serie A, nel ’92 con la Tomei Livorno, è passato oltre una quarto di secolo ed oggi, con 47 anni e 15 giorni (il precedente primato apparteneva a Pierpaolo Martino con 47 anni e 8 giorni), Andrea Masini può vantare anche un primato davvero difficile da battere soprattutto in Serie A.
“Di sicuro non è un record cercato – ci dice Masini – E’ nato assolutamente per caso. Io avevo scelto la mia strada ed era quella dell’allenatore. Se volevo andare a caccia di questo record non avrei smesso di giocare. Comunque fa piacere perché è una cosa che rimane scritta nella storia della pallavolo italiana”
Il tuo ritorno come palleggiatore della squadra di cui eri stato allenatore ha sollevato molta curiosità. Tu fino ad oggi non ne hai mai parlato. Forse i tempi sono maturi per spiegare anche il tuo punto di vista sulla vicenda.“Con la società ho un rapporto bellissimo, sono attaccato a questi colori e non potevo non dare una mano. Proprio per questo rapporto speciale è stato normale aver dato la mia disponibilità”.
Però devi ammettere che vista da fuori è una vicenda abbastanza singolare? “E’ singolare nei fatti ma non dal punto di vista umano. Ripeto ho detto di si alla richiesta della società quasi inconsciamente, con l’obbiettivo di aiutare la Pallavolo Massa, e senza pensare a tutto il resto. E’ stata una scelta rischiosa dal punto di vista fisico, perché venivo da due anni di stop, ed anche dal punto di vista della prestazione. Per adesso è andato tutto ok ma se così non fosse stato certo fuori dalla cerchia delle persone che mi conoscono si sarebbe potuto anche dare una valutazione negativa della scelta di tornare a giocare”.
Chiudiamo con una battuta sulla gara di domenica scorsa. La gara che, tra l’altro, ti ha visto conquistare il primato di giocatore più longevo.
“A Taviano è andato tuto bene. Abbiamo giocato bene, abbiamo fatto quello che avevamo preparato in settimana. Insomma, una gara quasi perfetta e non so dirti perché domenica siamo riusciti ad esprimerci a certi livelli ed invece in altre gare non ci è riuscito. Certo che la Fonteviva continua a giocare come ha fatto a Taviano allora la salvezza torna davvero ad essere un obbiettivo possibile”.