Di Redazione
A margine dell’evento di presentazione della nuova stagione tenutosi a Salsomaggiore Terme, l’amministratore delegato di Lega Pallavolo Serie A Massimo Righi è intervenuto sul problema dei calendari internazionali, sempre più fitti di appuntamenti e penalizzanti per il regolare svolgimento dei campionati.
“Sono 26 anni che faccio questo lavoro – ha detto Righi – e sono 26 anni che il planning dell’anno preolimpico è inaffrontabile. Il problema è che non c’è ascolto da parte delle istituzioni: li incontriamo, parliamo, chiaccheriamo e ci promettono mari e monti, ma poi alla resa dei conti FIVB, CEV e Norceca mettono le date una sull’altra senza criterio. Basta pensare agli Europei che finiscono il 30 settembre, con la World Cup che comincia il 2 ottobre in Giappone: chi ha pensato una cosa simile non è nemmeno descrivibile!“.
Per la Lega è difficile anche trovare alleati a livello internazionale: “Cerchiamo di continuare a lavorare ed esercitare pressioni nella speranza che qualcosa cambi, ma siamo un po’ soli. La Russia, ad esempio, ha semplicemente accorciato la stagione: noi non possiamo farlo perché allontaneremmo gli sponsor, i tifosi e i media. A fare questa battaglia siamo solo in due, noi e la Polonia, mentre tutti gli altri non hanno problemi perché hanno campionati di minor valore o ragionano solo per sé, come il Brasile“.
E allora come si può uscire da questa situazione? “Una grande mano – dice Righi – la possono dare i giocatori, che stanno cercando di riunirsi in un’associazione internazionale. Abbiamo percepito che la FIVB ha timore della reazione dei giocatori, e infatti ha subito alzato il montepremi della World Cup, cercando di calmare un po’ le acque. Noi siamo vicini a loro e speriamo che la situazione possa condurre a qualcosa di buono“.
