Di Redazione
Il volley mercato della Blu Volley Verona è stato silente per molti mesi ma quando è iniziato, l’ha fatto con il botto.
La società scaligera ha infatti annunciato ieri il “bomber armato” Matey Kaziyski con un contratto biennale.
E proprio lo schiacciatore bulgaro di 35 anni è stato intervistato dall’Arena: “È stato un periodo difficile e la trattativa è stata lunga. Ma abbiamo trovato l’accordo e di questo sono felicissimo. Contento di iniziare questo progetto perché non si tratterà più di restare qui per brevi periodi ma per due stagioni. E credo che sia anche il momento di ringraziare Lucio Molon, che nei prossimi mesi entrerà ufficialmente come socio in Bluvolley. Il suo aiuto è stato fondamentale e non solo per me ma per tutta la società. Crede in questo progetto e lo vuole fare andare avanti nel miglior modo“
Dopo tanti anni si riforma la coppia vincente Rado-Matey. Un ritorno al passato in prospettiva futura. Non è un segreto per nessuno ma per me la presenza di Rado in questa avventura è molto importante. Se sarà di nuovo decisivo lo vedremo. Resta il fatto che sono molto contento di fare parte di questa squadra.
Squadra nella quale tu sarai sicuramente il leader Ovviamente mi sento di poter dare tanto a questa squadra, quello che poi succederà non lo posso sapere. E un gruppo che conosco abbastanza bene, nonostante ci saranno alcuni cambiamenti. Mi auguro che resteranno molti dei compagni che conosco bene e con i quali mi sono trovato bene. Penso di poter influire con la mia esperienza in modo positivo.
Obiettivi? I nostri obiettivi sono alti, vogliamo costruire una squadra competitiva in grado di lottare con tutti. Il nostro unico obiettivo sarà quello di vincere contro tutti. Vogliamo creare un gruppo con la mentalità vincente, questa l’essenza del progetto Bluvolley per il futuro. Il mio obiettivo personale invece è quello di esprimermi al meglio, per me sarà una nuova sfida in una dei campionati più competitivi al mondo.
La certezza, dunque, è che la squadra sarà competitiva? Si, ma non solo. Sarà competitiva con un progetto. Non una bella squadra costruita per una stagione. E questa è per me una cosa molto importante e che ho sempre cercato. Fare parte di una realtà cosi per me è fondamentale ed è anche una delle ragioni per le quali ho scelto di tornare in Italia a giocare.
