Quella passata, in un mondo nel quale, prima di vedere il dito, si dovrebbe guardare la luna, è stata una stagione da incorniciare per Matteo Paris. Accasatosi all’Abba Pineto, il palleggiatore si è aggiudicato la Coppa Italia e la Supercoppa con il club abruzzese, che nelle scorse settimane, dopo Play Off che hanno lasciato l’amaro in bocca, ha acquisito il diritto di giocare il prossimo campionato in Serie A2:
“Sono uno a cui le cose piace vincerle sul campo, e ho ancora l’amaro in bocca per la semifinale persa contro Catania. Ovviamente sapere che il prossimo anno tornerò a giocare la Serie A2 mi fa molto piacere. Però rimane quel rammarico di non aver centrato il famoso triplete, così come ho letto nell’intervista di Orduna nel caso di Vibo Valentia“.
Cosa è mancato da parte vostra?
“Guardi, in Gara 2 le direi che è mancata un pizzico di fortuna. Non so nemmeno io cosa sia successo, anche gli avversari erano increduli quanto noi e pensavano di dover rinviare la pratica della finale a Gara 3. Eravamo sopra di due set, poi è mancata un po’ di lucidità nel finale del terzo su una gara fino a quel momento dominata. Spiace davvero, anche perché loro hanno meritato tantissimo, ma secondo me Pineto era più forte“.
Restano la Coppa Italia e la Supercoppa vinte meritatamente.
“Nel caso della Coppa Italia le dico che è stata la nostra miglior pallavolo. Sono stati momenti belli, nati anche dall’emozione per molti di esordire in questo genere di competizioni. Molti di noi non avevano mai fatto la due giorni di Coppa, in cui si crea quel clima magico, fatto di incontri, dell’hotel in cui alloggiano tutte le squadre e dove respiri quell’aria competitiva, ma bella, con cui solo in rare occasioni si ha a che fare“.
A Pineto che aria ha respirato, invece?
“L’aria del mare (ride, n.d.r.)! Sono molto felice di essere qui e di aver trascorso una stagione con una società che ci ha messo subito al centro del progetto. Sarò onesto con lei. Non ero felice di restare in A3 dopo la delusione di Palmi, nella quale avevamo certamente l’obiettivo della promozione. Sentivo che in teoria, mi mancava quel qualcosa in più. Poi siamo arrivati qui e da subito ho capito che era tutto diverso. Le prime settimane, quando ancora eravamo nel pieno della stagione estiva, le abbiamo passate in hotel e si sono creati dei bellissimi legami, tra cui quello con Link, Baldari e Giuliani, veri compagni d’avventura. Ecco, lì ho capito che mi sarei divertito. E infatti ho giocato una delle stagioni più divertenti e spensierate della mia carriera“.
Ora in A2. Da capitano.
“Già. Mi fa piacere perché capisco in queste occasioni quanto un giocatore giochi bene quando sente di essere benvoluto. Sarà una stagione difficile e cercheremo da subito di fare punti preziosi in chiave salvezza. Bisogna cominciare a lavorare subito bene, e sono certo che la società, con il nostro Angelo Marolla, che ci metterà nelle condizioni di farlo al meglio“.
Le squadre da cui guardarsi le spalle?
“Tutte. Anche se Cuneo, Prata, Ravenna e Grottazzolina le vedo un pelino più agguerrite. Stanno allestendo dei bei roster. Detto questo, il campionato emetterà il proprio verdetto. Adesso è davvero prematuro fare pronostici“.
di Roberto Zucca
