La Lube si ferma ai piedi del podio. La Finalina per il bronzo premia il Foolad Sirjan al tie break.
GIAMPAOLO MEDEI (allenatore): “In questo match sono mancate lucidità, determinazione e sicurezza nei nostri mezzi. Sia nel secondo che nel quarto e quinto set non siamo stati freddi, ma fallosi e imprecisi, sia al servizio che nel contrattacco. Aggiungo che in tutto il torneo non siamo mai riusciti a giocare al nostro livello, ovvero al gioco mostrato in campionato. Questo è il rammarico più grande. Tenevamo molto alla medaglia di bronzo e a mostrare il nostro potenziale. Non ci siamo riusciti e ora ci aspetta un’analisi attenta per capirne i motivi. Bisogna subito tornare a esprimerci al nostro livello perché la stagione è lunga e ci sono ancora obiettivi importanti da raggiungere insieme alla crescita da completare! Al Mondiale abbiamo fatto un passo indietro”.
FRANCESCO BISOTTO: “Volevamo assolutamente salire sul podio, ma la partita si è conclusa come nel girone anche per merito dei nostri avversari. Ci è mancato abbastanza oggi, abbiamo sprecato tanto in battuta. Loro sono stati bravi a tenere duro sui nostri match point e a capitalizzare l’occasione dopo il sorpasso finale. Il nostro è un gruppo giovane, siamo qui anche per fare esperienza. A nessuno di noi piace perdere, ripartiremo ancora più carichi in Challenge Cup e campionato”.
PETAR DIRLIC: “Nella gara di oggi e durante tutta la settimana non abbiamo trovato il ritmo in battuta. Vogliamo subito ritornare a incidere al servizio. Il palazzetto troppo alto e la mancanza di riferimenti sono fattori di cui si poteva parlare nelle primissime partite, non ora. Mi dispiace perché a tratti abbiamo mostrato un gioco convincente, ma i rivali sono stati più lucidi nelle fasi clou!”.
SANTIAGO ORDUNA: “L’amarezza è indescrivibile, siamo veramente arrabbiati perché eravamo venuti in Brasile per salire sul podio. I troppi errori in campo ci hanno condizionato impedendoci di chiudere la partita con il Foolad. Va fatto anche un altro discorso ed è quello della crescita del gruppo, che passa da esperienze come questa. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche, lavorare sodo e guardare avanti!”.
(fonte: Comunicato stampa)