Di Redazione
Al termine del girone di andata, dopo la rotonda vittoria per 3-0 nel derby contro Macerata, la Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia occupa l’ottava posizione a pari merito con altre 2 squadre (Cuneo e Busto, ndr), ma, causa quoziente set, si trova al decimo posto della classifica, rimanendo fuori così dalla corsa alla Coppa Italia.
Al giro di boa, ad intervenire è il coach Andrea Mafrici, il quale fa il punto in casa marchigiana, cominciando proprio dalla gara di Santo Stefano: “Non è stata sicuramente la partita perfetta, ma è stata una buona partita in una giornata non semplice, perché il 26 dicembre regala sempre risultati strani. Per noi era importante entrare concentrati, aggredire subito l’avversario: lo abbiamo fatto e fatto bene e abbiamo conquistato i tre punti. La partita prevedeva la tensione tipica di un derby, un confronto che ha sempre anche risvolti psicologici, non semplici. Volevamo regalare questo derby, il primo derby della stagione, al Gruppo Megabox, ci siamo riusciti e siamo felici di averlo fatto“.
Il focus si sposta poi sulla regista Micha Hancock, che, con la propria esperienza ed unita alle altre giocatrici chiave, sta cercando di trainare le sue: “Micha è una grandissima giocatrice, ha avuto esperienze importanti in campo internazionali, sia in campionato che con la nazionale. Sin dal primo momento, si è messa a disposizione della squadra. È un gradissimo esempio per tutte e sono contento che sia qui con noi e ci stia dando un grande contributo“.
Al termine della prima parte di campionato, il pensiero di Mafrici è rivolto alla posizione occupata al momento, con uno sguardo al prossimo futuro: “La zona play off è alla nostra portata, siamo tre squadre a 15 punti che si contendono l’ottava posizione della classifica e veramente per un nonnulla non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo della Coppa Italia, anche se non era previsto a inizio di stagione. Per il girone di ritorno dovremo sprecare meno, essere bravi a conquistare anche un solo set: è importante perché tante volte grazie alla differenza punti si potrebbero scavalcare una o due posizioni. Dovremo trovare continuità nel nostro gioco ed essere più cinici e concreti nelle partite che contano“.
Il bicchiere è quindi sia mezzo pieno che mezzo vuoto per il coach: “Dopo 13 partite potevamo avere qualche punto in più. Dovevamo risolvere problematiche interne alla squadra, a partire dagli acciacchi fisici. L’essere riusciti a rimanere agganciati all’ottavo posto è
una buona cosa perché ci permette di partire nel girone di ritorno alla pari delle altre“.
La chiosa, infine, è poi per il campionato italiano, “vittima” come gli altri tornei del lungo stress fisico da parte delle proprie atlete protagoniste, specialmente dopo il Mondiale: “L’attuale classifica potrebbe non essere quella definitiva: c’è tutto il girone di ritorno e ci sono le coppe europee, senza contare che c’è stato un mondiale lungo. La classifica potrebbe essere falsata. Come dico dall’inizio dell’anno, il campionato va vissuto giornata dopo giornata: è molto complesso, non ci sono risultati scontati, per cui la classifica delinea quello che era l’idea iniziale del campionato, con le prime quattro che lottano per le coppe europee e per lo scudetto, un bel gruppone che lotta per un posto nei playoff e due, tre squadre che si giocano la salvezza“.
(fonte: comunicato stampa)