Megan Courtney al servizio di Novara: "Metto sempre il gruppo al primo posto"

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Di A.G.

Se in questo avvio di stagione la Igor Gorgonzola Novara ha dato l’impressione di potersela giocare contro chiunque basando la propria forza su una marcata identità difensiva, gran parte del merito è di coach Massimo Barbolini, che ha saputo trasmettere alle giocatrici un notevole spirito combattivo. Ma il merito è anche di chi contribuisce col suo lavoro a trasferire le teorie del tecnico dalla lavagnetta al campo. Una delle più brave a svolgere questo compito è sicuramente Megan Courtney.

Ma cosa rende questa schiacciatrice statunitense, classe ’93, una pedina così imprescindibile nello scacchiere della Igor? La risposta risiede tutta nelle sue caratteristiche. Stiamo parlando di una giocatrice che fornisce ampie garanzie in ricezione, è attiva in difesa, solida a muro e non sbaglia gli attacchi che contano. Una giocatrice che può vantare un bagaglio tecnico ricchissimo, che le permette di interpretare molteplici spartiti, dal ruolo di banda nel suo club a quello di libero in Nazionale. In una parola: poliedrica.

Dopo lo stop per una distorsione alla caviglia, Courtney è tornata in campo domenica contro la Saugella, seppure ancora non al 100%: il suo carisma e le sue qualità saranno fondamentali nel prosieguo della stagione di Novara.

Partiamo dalla sua nuova avventura a Novara. Come si trova in questa città?

Sono davvero felice di essere qui. Mi trovo bene nella squadra e la città è molto bella”.

La Igor è attualmente al quarto posto in campionato. Come giudica il vostro avvio di stagione?

Sono soddisfatta di quello che abbiamo fatto finora. Ci sono stati diversi infortuni, ma la squadra è rimasta unita e si è sempre impegnata al massimo per vincere ogni partita”.

In Supercoppa è arrivata la sconfitta contro Conegliano.

La Supercoppa è sempre una partita difficile. Purtroppo, non siamo riuscite a mettere in campo la nostra miglior prestazione. Merito a Conegliano che è una squadra molto forte, difficile da battere anche quando saremo al completo”.

Tra una settimana avrà inizio il Mondiale per Club. Quali sono le sue aspettative?

Non vediamo l’ora di giocare questa competizione. Sappiamo che in Cina troveremo formazioni di grande valore, ma cercheremo di ottenere un risultato importante”.

Cosa le piace fare nel tempo libero qui in Italia?

Adoro mangiare! Il cibo italiano è davvero fantastico, così come il vino. Mi piace anche viaggiare e scoprire le bellezze dell’Italia”.

Quali sono gli ostacoli principali per adattarsi alla vita nel nostro Paese?

Senza dubbio la barriera linguistica. Non è facile capire tutto quello che mi viene detto, ma le mie compagne e i membri dello staff sono sempre pronti ad aiutarmi”.

Qual è la sua migliore qualità quando è in campo? E dove crede di poter migliorare?

Il mio punto di forza è mettere il gruppo al primo posto, aiutando le compagne ad esprimere il proprio potenziale: la squadra fa la differenza e conta più del singolo. Invece, credo di dover imparare ad essere più paziente in alcune situazioni di gioco, quando magari mi faccio prendere troppo dall’agonismo”.

In Nazionale gioca come libero, un ruolo diverso rispetto a quello che ricopre nel club.

La Nazionale per me è passione ed orgoglio. Le scelte tecniche del coach vanno sempre rispettate e perciò ho affrontato questa sfida con umiltà, spirito di sacrificio e volontà di apprendimento. Quando scendo in campo, cerco sempre di dare il meglio di me stessa per aiutare la squadra a vincere e sono pronta a fare qualsiasi cosa mi sia chiesta dall’allenatore”.

Quali sono i sogni per il prosieguo della sua carriera?

In realtà, i miei sogni in ambito sportivo si sono già realizzati, visto che ho sempre voluto diventare una professionista e giocare al livello più alto possibile. Fare tutto al massimo delle mie possibilità: questo è il mio obiettivo, non solo nella pallavolo”.

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