Di Alessandro Garotta
“Quando ho cominciato a usare la dinamite, allora credevo anch’io in tante cose: in tutte. E ho finito per credere solo nella dinamite“. Una delle più celebri citazioni del disilluso dinamitardo James Coburn nel film che cala il sipario sull’epopea western di Sergio Leone ed Ennio Morricone, “Giù la testa“, può tornare utile per avvicinarci a una giocatrice sui generis per una spiccata caratteristica tecnica – o sarebbe meglio dire super-potere – che la contraddistingue, elevandola tra le migliori palleggiatrici del campionato italiano: Micha Hancock è una delle armi più letali della Igor Gorgonzola Novara, e lo deve non solo alle sue qualità in regia ma anche a una battuta che ha pochi termini di paragone quanto a potenza ed efficacia. Ecco la sua intervista in esclusiva per Volley NEWS.
Come si trova alla Igor Gorgonzola Novara e cosa l’ha convinta a rinnovare il suo contratto fino al 2022?
“Sono davvero felice a Novara. Mi sono trovata bene fin dal primo giorno e perciò ho deciso di rimanere con l’obiettivo di costruire qualcosa di importante insieme a questo club“.
Novara ha grandi ambizioni: cosa ne pensa del nuovo roster?
“Siamo una squadra piena di talento. Ovviamente dobbiamo ancora mettere a punto diversi aspetti del nostro gioco, ma penso che siamo sulla strada giusta: non vedo l’ora di vivere fino in fondo questa stagione e vedere dove riusciremo ad arrivare“.
Come valuta le vostre prime partite stagionali?
“Da 1 a 10, direi 6, perché c’è ancora tanto da fare per esprimere tutto il nostro potenziale. Dobbiamo solo pensare a continuare nel lavoro come stiamo facendo in questo periodo e dare il massimo in campo“.
Questa è una stagione difficile per via dell’emergenza sanitaria. Quale pensa sarà l’influenza del coronavirus sui campionati?
“Per essere onesti, giocare senza tifosi è bruttissimo, ed è difficile anche andare ad assistere alle partite degli amici. Per noi restare in casa è particolarmente difficile, perché siamo già chiuse in un palazzetto tutto il giorno… Quello che vorremmo più di ogni altra cosa è uscire e avere un po’ di tempo libero, ma dobbiamo restare in sicurezza. Sono preoccupata dell’aumento dei contagi, ma bisogna fare quello che possiamo per controllarlo“.
È stata la miglior battitrice degli ultimi tre campionati italiani: qual è il segreto del suo servizio?
“Non c’è nessun segreto particolare: solo tanta esperienza e un buon lancio. Mantenere un ottimo livello di battuta è da sempre tra le mie caratteristiche e spero di riuscire ad essere efficace in questo fondamentale anche quest’anno“.
Da regista, qual è la chiave per costruire al meglio il gioco della sua squadra?
“L’alzatore ha l’intera strategia della squadra nella propria testa e nelle proprie mani: deve sapere a chi affidarsi nei diversi momenti della partita, capire quali sono i compagni con il braccio più ‘caldo’ e metterli nelle migliori condizioni per fare punto. A Novara ho in squadra attaccanti molto forti e questo rende il mio lavoro più facile“.
Quali sono i principali ostacoli che affronta quotidianamente una giocatrice statunitense che gioca oltreoceano?
“A volte trovo difficile sbrigare le commissioni velocemente… A casa, negli USA, riesco ad essere multitasking, mentre in Italia devo concentrarmi su una cosa alla volta, anche per via della barriera linguistica“.
Guardando al futuro, quali sono i suoi sogni per il prosieguo della carriera?
“Un giorno mi piacerebbe vincere le Olimpiadi, il campionato italiano e la Champions League“.