Miguel Falasca: “Sono pronto a dare il 100% per il Gi Group Team e il Consorzio Vero Volley”

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Di Redazione

Settimana scorsa Volley NEWS ha riportato la notizia delle dimissioni di Miguel Angel Falasca, allenatore del Gi Group Team, prima squadra maschile del Consorzio Vero Volley di Monza, dal ruolo di commissario tecnico della Nazionale maschile della Repubblica Ceca. Una esperienza positiva, iniziata la scorsa stagione, che si è conclusa per motivi personali. Una scelta che, allo stesso tempo, darà la possibilità a coach Falasca di dedicarsi completamente al campionato italiano di SuperLegadopo l’ottima prima annata chiusa in Brianza.

Quali sono state le ragioni che l’hanno portata a lasciare la guida tecnica della Nazionale Ceca?
“Il doppio incarico è un lavoro davvero difficile e faticoso, in quanto non ti permette di fermarti mai. Con una squadra o con l’altra, sei sempre impegnato sul campo. Era stata una valutazione che già avevo fatto in inverno, ma ero rimasto considerato l’ottimo lavoro svolto l’estate scorsa in World League. Inizialmente la mia idea era quella di allenare solo la Nazionale: poi, è arrivata la chiamata di Alessandra Marzari, e all’opportunità di venire in Italia non ho saputo dire di no. A luglio devo svolgere un corso per ottenere l’abilitazione ad allenare in Italia, e questo mi avrebbe portato a saltare due settimane di ritiro con la Nazionale. A mio avviso un periodo di tempo eccessivo. Sono convinto che se si vuole fare qualcosa, ci si deve dedicare al 100% a essa. Per fare due cose a metà, è meglio farne una sola. Per questo, soprattutto per rispetto, ho lasciato dedicandomi da ora interamente al Consorzio Vero Volley”.

Si appresta a vivere la sua seconda stagione con il Gi Group Team: come giudica la sua prima annata?
“L’anno scorso abbiamo disputato un’ottima stagione, raggiungendo l’obiettivo che ci eravamo posti. Ovviamente si sarebbe potuto fare meglio nella Challenge Cup, contro Piacenza. Dobbiamo migliorare la gestione delle partite importanti, come nel caso proprio dell’appuntamento finale a Verona: ci è mancato quel qualcosa in più per girare le gare dalla nostra parte. Parlo della capacità di reagire a determinati episodi, anche con un po’ di malizia in più”.

Qual è stato il momento più importante della stagione?
“Credo sia facile e scontato rispondere la partita in trasferta contro Modena, ma penso ci siano state altre sfide in cui abbiamo fatto molto bene. Mi viene in mente anche il match contro Perugia, dove abbiamo perso 3-1 nonostante fossimo avanti di molto. Oppure, le partite contro Molfetta e Milano”.

Sarà fondamentale ripartire lavorando su quali aspetti?
“Dobbiamo fare un salto di qualità sulla preparazione alla partita. Mi riferisco alla preparazione mentale, all’approccio. Dovremo vivere l’ambizione di porci obiettivi giorno dopo giorno, con la consapevolezza di aver dato tutto. Voglio un salto di qualità mentale che ci porti ad avere maggiore determinazione e convinzione dei nostri mezzi”.

Il posizionamento finale delle squadre in Superlega ha rispettato i pronostici iniziali?
“Sì, assolutamente. Forse, però, non avrei messo Trento al secondo posto e avrei visto Perugia più in alto. I ragazzi di Lorenzetti, invece, giocando un ottimo volley caratterizzato da un’identità decisa di squadra, hanno smentito il pronostico iniziale. Per il resto, anche le posizioni dalla sesta alla decima sono state rispettate”.

Come si può commentare questa fase del volleymercato?
“Penso che le società stiano attuando strategie diverse: noi, per esempio, vogliamo scommettere su alcuni giocatori giovani, che possono caratterizzare il futuro della nostra società, al posto che andare ad acquisire giocatori in prestito da altre squadre. È un rischio, ma vogliamo valorizzare maggiormente il nostro lavoro. Abbiamo cercato di creare un giusto equilibrio con alcuni giocatori più esperti come Botto, Buti, Beretta e Rizzo, che possono dare maggiori sicurezze agli elementi più giovani”.

Volgendo lo sguardo alle altre squadre, un mercato di alta qualità?
Come sempre: tutte le squadre cercano di rinforzarsi. Modena, per esempio, ha fatto un grande salto di qualità con un palleggiatore come Bruno, che porterà leadership ed equilibrio. Per quello che riguarda Civitanova, non bisogna sottovalutare un acquisto come Sander, che ridefinisce un reparto di laterali incredibile. Trento, se dovesse acquistare Kovacevic, troverebbe forte concretezza. Perugia, a mio avviso, sarà tra le quattro grandi quella che avrà maggiore pressione e aspettative”.

La Nazionale Italiana ha ricevuto ultimamente qualche critica: cosa ne pensa?
“Non credo che l’obiettivo, ovviamente, fosse quello di arrivare ultimi. Però, bisogna anche vedere quale fosse la reale aspettativa che era possibile porsi in una competizione che l’Italia ha dovuto affrontare senza giocatori del calibro di Juantorena e Zaytsev, senza dimenticare l’infortunio di Lanza. Ho sentito dire che Blengini avrebbe dovuto scommettere maggiormente sui giovani, ma Giannelli non mi sembra vecchio… (ride, Ndr). Blengini ha puntato su elementi come Randazzo, e su Botto che ha 30 anni, è vero, ma è un giocatore che si è rivelato importante. Si parla di elementi interessanti in ottica non solo europea, ma anche in vista delle prossime Olimpiadi”.

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