Di Redazione
Partita importante per la Banca Valsabbina Millenium Brescia quella di domenica contro la Bartoccini Fortinfissi Perugia e lo sa bene l’opposto Camilla Mingardi, come dichiarato proprio dalla giovane atleta di Collebeato al quotidiano “Montichiari Week”
«È una partita di fondamentale importanza, non c’è dubbio – spiega Camilla -. In primo luogo per la classifica e per il raggiungimento degli obiettivi societari. Vincere vuol dire mettere una seria ipoteca sulla salvezza e questo è ben presente nelle nostre menti. Ma oltre a questo c’è anche la voglia di fare bene e di trovare i tre punti contro una formazione che nella gara di andata ci ha rifilato una brutta sconfitta».
Al PalaBarton finì 3 a 0 per le umbre, che trovarono così la prima vittoria in massima serie e iniziarono una piccola rimonta che le porta oggi ad avere 12 punti a referto, mantenendo così viva la fiammella della salvezza. «La concentrazione è al massimo – continua Mingardi – e rispetto al match di andata siamo a posto fisicamente, cosa non da poco. A non spaventarci deve essere l’aspetto psicologico: dobbiamo essere consapevoli dei piccoli momenti di difficoltà che potranno susseguirsi durante la partita. Lì sta la nostra bravura nel rimanere unite e non subire il contraccolpo psicologico, ma rispondere colpo su colpo».
Parlando di colpi, il rendimento di Mingardi è tra i punti fermi della Valsabbina Millenium. «No, nemmeno io mi aspettavo di fare così bene – ammette Camilla -. Al primo anno di ritorno a Brescia avevo sì grandi motivazioni da mettere in campo, ma non sapevo quanta continuità e quale rendimento potessi tenere, essendo un contesto totalmente nuovo. Sono contenta del contributo che sto dando alla squadra e del contributo che la squadra sta dando a me».
Tra una bordata e l’altra, la Mingardi ha dovuto fare i conti anche con il cambio di diagonale: da Valeria Caracuta a Marta Bechis. «Cambiare un ruolo così importante come il palleggio a stagione in corso è sempre una scelta rischiosa – spiega -, ma siamo professioniste e dopo qualche giorno di ambientamento si trovano sempre le giuste misure. Così era stato all’inizio con Valeria e successivamente con Marta: io penso a giocare».
Pensa a giocare, la giovane, ma ha anche obiettivi chiari sul futuro di Brescia: «Facendo tutti gli scongiuri del caso, penso che arrivando in buona forma al finale di stagione possiamo puntare all’ottavo posto, per poi giocarci i play-off da mina vagante. Ora però testa a Perugia e Filottrano: in tre giorni vogliamo chiudere la pratica salvezza per poi iniziare a divertirci».