Rebranding completo per Mirandola, la squadra della Città dei Pico: il nuovo logo richiama nella forma degli storici bastioni delle mura di Mirandola, a cui si aggiunge la S che da sempre caratterizza la compagine gialloblù.
Un lavoro di rebranding profondo, che mira ad attualizzare l’identità di Stadium e ad inserirla appieno nel nuovo contesto in cui si trova a competere, quello della Lega Pallavolo Serie A. Il logo, per la prima volta dalla fondazione della società, abbraccia la storia antica della città di Mirandola rivisitandola in chiave moderna, in un connubio armonioso di passato e futuro.
“Per ridisegnare un brand con una storia così radicata sul territorio, abbiamo lavorato incessantemente per quasi sei mesi, analizzando i migliori marchi sportivi del volley nel mondo. Il nuovo marchio doveva essere: forte, contemporaneo, riconoscibile, e strettamente legato alle nostre radici e al nostro territorio. Così, abbiamo progettato un marchio fuori dagli schemi e dai canoni classici del design sportivo, spesso fatto di scudi, stemmi, e intrecci araldici. Le geometrie del nuovo marchio prendono spunto dalla storica pianta della città, per dare vita ad un design nuovo e audace. Abbiamo lavorato insieme allo staff di Stadium ad un vero e proprio percorso identitario, sentendoci, fin da subito, parte di un progetto di rilancio senza precedenti. Questo logo ci rispecchia, guarda al futuro, rimane fedele al passato, ed esalta i colori che da sempre ci rappresentano” ha spiegato Gabriele Greco di Orangorenna
“Nei miei 50 anni di Stadium ho già assistito a vari cambi di logo e ogni volta è un’emozione grande perché è come se mettessi a “riposo” e archiviassi una parte di me e della nostra storia. Il primo è nato per mano dell’indimenticato professore Romeo Valeri, grande padre e fondatore della società Stadium. Quasi sempre il cambio di logo è avvenuto in momenti decisivi e fondamentali che hanno segnato il percorso della nostra società” ha sottolineato il presidente di Mirandola, Fabrizio Silvestri.
Che conclude aggiungendo: “L’attuale ovale, per esempio, è nato in un momento di profondo cambiamento a livello dirigenziale e societario con l’ingresso di persone nuove che anche oggi stanno facendo grandi cose per il nostro movimento. Quello però al quale sono più legato è l’opera scaturita dall’estro e genio di Paolo Neri. “Block the quake”, un logo e un motto che ha contraddistinto la nostra rinascita dopo i tragici eventi del 2012. Un simbolo di coesione e di lotta contro tutte le avversità.
Il nuovo logo nasce ad un anno di distanza dalla storica promozione in A3, e sono certo che domani, quando ripenserò alla sua nascita, lo collegherò a questi incredibili anni che pur passati sulle montagne russe, tra scelte difficili e decisioni pesanti, saranno da ricordare con grande affetto e nostalgia. Quindi, spazio alla creatività e pronti per questo ennesimo nuovo ciclo.
(Fonte: comunicato stampa)