Di Redazione
Grandi emozioni ieri per le azzurre della Nazionale Femminile ricevute al Quirinale per il grande successo ottenuto grazie alla bella medaglia d’argento conquistato ai Mondiali. Ecco quando dichiarato dalle azzurre al “Corriere dello Sport” durante l’incontro con il Presidente della Repubblica, Mattarella.
Ci si può emozionare con la palla che scotta nel tie-break, ma anche stando sedute nella Sala degli Specchi al Quirinale, ascoltando le parole del Presidente della Repubblica Mattarella, che ha voluto conoscere le azzurre d’argento e complimentarsi con loro. «Nella casa degli italiani si celebra in modo forse inedito un grande successo dello sport, del volley e del mondo femminile – ha sottolineato il presidente del Coni Giovanni Malagò – Voi siete una squadra di cui siamo tutti molto orgogliosi, un gruppo fantastico. Siamo arrivati ad un soffio dall’oro ma il futuro è vostro. Vi accompagneremo nel percorso da qui a Tokyo 2020, c’è grande speranza ed ottimismo. Siete la Nazionale di tutto il Paese».
Il ct Davide Mazzanti, colpito dalla conoscenza pallavolistica mostrata dal Presidente, ha ricordato: «Abbiamo cominciato l’avventura mondiale con lo slogan “Noi siamo l’Italia“. Siamo arrivati ad un passo dall’obiettivo ma soprattutto al ritorno ci siamo resi conto di aver raggiunto il cuore di tanti italiani. Vogliamo portare avanti questo stile».
«Siamo qui perché le nostre ragazze sono state in grado di fare breccia nel cuore della gente» ha detto il presidente della Fipav, Bruno Cattaneo, che ha regalato ad ogni azzurra un cuoricino d’argento a ricordo dei Mondiali. Chi solo ora scopre la Nazionale di volley si ferma al colore della pelle e tocca argomenti che nella Nazionale non sono mai esistiti: «Il razzismo? Non ci abbiamo mai pensato – dice Miriam Sylla, palermitana di origini ivoriane e citata come concittadina dal Presidente Mattarella – siamo la nazionale italiana. Non mi reputo diversa da nessuno e le mie compagne non pensano di essere diverse da me. Lo slogan “Noi siamo l’Italia” è quello con cui abbiamo iniziato il nostro discorso. Detta così sembra una frase senza significato, invece noi in questi sei mesi glielo abbiamo dato. Abbiamo dimostrato cos’è l’Italia, un Paese che non molla mai, che si rialza e lotta, un Paese con il sorriso che quando è sincero è contagioso, un Paese da scoprire perché noi siamo state la scoperta di questo mondiale, abbiamo messo in campo l’essere italiane. Sono contenta anche che forse siamo riuscite a coinvolgere qualcuno che non si avvicinava allo sport. Spero che con il nostro modo di fare abbiamo attirato l’attenzione di tanti giovani perché credo che lo sport possa insegnare tanto nella vita».
Emozionata anche Paola Egonu: «C’è rammarico per non aver ottenuto la medaglia d’oro, ma c’è questo grandissimo calore ed affetto che riceviamo ogni giorno. Andare in giro per strada ed essere riconosciuta mi fa piacere, spero che tutte le bambine che hanno visto le partite decidano di iscriversi a pallavolo perché lo sport educa».
Moki De Gennaro spera che non «svanisca questo entusiasmo».