Di Redazione
La notizia non può essere considerata come ufficiale: al momento possiamo definirla un auspicio che ci si augura possa essere concretizzato quanto prima. Miryam Sylla dovrebbe a breve essere riabilitata dopo il controverso caso di doping che l’ha vista squalificata ed esclusa dall’Europeo. La riabilitazione potrebbe significare che la ragazza sarebbe in grado di tornare ad allenarsi fin da subito con la Foppa Pedretti Bergamo e riprendere l’attività. Un gesto di buon senso dopo che tutte le analisi e le controanalisi effettuate hanno fatto pensare a un’intossicazione alimentare che anche altre ragazze azzurre e di altre nazionali hanno subito. Ma solo i livelli di clenbuterolo, uno steroide anabolizzante, di Miryam Sylla e della palleggiatrice serba Ana Antonijevic sono risultati oltre i limiti. Si dà il caso che il clenbuterolo sia uno degli steroidi utilizzati nell’allevamento di carni bianche insieme ad altri farmaci per l’aumento delle masse proteiche.
La settimana scorsa Ana Antonijevic era stata riabilitata – con molte scuse – dalla FIVB che aveva inoltrato una comunicazione ufficiale alla Federazione serba e per conoscenza al club della giocatrice, il Volero Zurigo. Anche se molti hanno anticipato la notizia come ufficiale, nel momento in cui stiamo battendo questo post quella della riabilitazione della Sylla è una possibilità, nulla di più. La Federvolley non ha rilasciato commenti e l’ufficio stampa di Bergamo, interpellato ancora poco fa, dice di non sapere nulla a riguardo e di non avere ricevuto alcuna informazione. Sylla, dal giorno della squalifica, è fuori squadra, così come da regolamento: deve allenarsi per contro proprio.
Lotta al doping, giustificatissima, totale e senza attenuanti: ma qui la realtà delle cose dice che si è corsi a una squalifica preventiva e ingiustificata, privando Miryam di un Europeo con la sua nazionale e togliendo ad Ana Antonijevic una soddisfazione forse irripetibile, quella di vincere il titolo continentale con le sue compagne di squadra.
