Di Stefano Benzi
Missione compiuta per l’Allianz Powervolley Milano, che con il secondo 3-0 in due giorni conquista la qualificazione alla final four di Challenge Cup. Nella “bolla” casalinga la squadra di Piazza, dopo aver eliminato negli ottavi il Calcit Kamnik, batte con lo stesso punteggio anche la Dinamo Bucarest a dispetto delle numerose assenze. La partita vede la squadra di Milano sempre in controllo e capace di gestire in modo efficace i pochi momenti di difficoltà.
Piazza schiera fin dall’inizio Tine Urnaut, alle prese con un ritorno all’attività che richiede tempo e cautela. Considerando le note assenze di Ishikawa, Luan Weber e Patry è la migliore formazione possibile, con Mosca pronto a entrare in caso di bisogno al centro o, come nella partita con il Calcit, in diagonale.
La cronaca:
Dopo una iniziale fase di equilibrio, Milano comincia a dare i primi strattoni alla gara: molto incisivo Sbertoli che trova sempre un ideale finalizzatore in Maar (5-2). La Dinamo fa molta fatica a trovare continuità di gioco e Milano non ha invece alcuna difficoltà a prendere il controllo del match anche perché Urnaut, poco per volta, comincia a prendere confidenza. L’Allianz, in pieno controllo, si prende il break decisivo con il turno di servizio di Sbertoli, due ace (20-12) imitato di lì a poco anche da Urnaut (22-14). Tutto gira persino meglio rispetto alla semifinale vinta 3-0 contro il Calcit. Frazione che si chiude con qualche indecisione di troppo nel finale in 23’ alla quarta palla set, messa a segno ancora una volta da Maar (25-18).
In avvio di secondo set il turno di servizio di Kozamernik, un ace, offre subito la giusta inerzia all’Allianz (5-2) ma Rodrigo Ribeiro, palleggiatore portoghese molto ordinato ma soprattutto incisivo al servizio, inverte la tendenza con un break di cinque punti che porta la Dinamo addirittura in vantaggio (7-9) costringendo Piazza al suo primo richiamo in due giorni. È il momento peggiore per Milano: Piazza, che aveva lasciato Urnaut a riposo nel secondo set, sostituisce Basic.
La squadra di casa fatica un bel po’ per cancellare un gap di due punti ribadito a ogni cambio palla (9-11, 13-15, 16-18) e riprende il controllo del match dopo un bel tratto in salita (21-20, Maar). Il break decisivo arriva per gentile intercessione della Dinamo che sbaglia i palloni più importanti del set con Cherbeleata e Cuk costringendo tuttavia Milano a un finale attento e a un paio di scambi finali molto serrati (25-22, Maar e Piano).
Al quinto cambio palla del terzo set, con Urnaut di nuovo in panchina, Milano prende il primo break con Basic al servizio (5-2) ma la Dinamo sfrutta un muro un po’ più efficace e si mantiene a galla (6-6). Rumeni di nuovo in partita con Cuk al servizio (7-9) anche per via di un punto molto contestato che vede i giudicidi linea immobili (niente videocheck in Challenge) lasciando al primo arbitro la responsabilità di prendere una decisione sbagliata che dà torto a Milano. Ne esce un lungo periodo di equilibrio che vede Milano uscire dallo stallo dei cambi palla con Maar e Urnaut (17-19). Al rientro di Sbertoli al servizio Milano chiude grazie a due punti consecutivi di Basic (17-21). A chiudere una due giorni con altre difficoltà impreviste è Mosca (19-25).
Dinamo Bucarest-Allianz Powervolley Milano 0-3 (18-25, 22-25, 19-25)
Dinamo Bucarest: Gomes, Manda ne, Mihalcea 7, Bruno Canuto 6, Holota ne, Cuk 7, Rodrigo Ribeiro 1, Cherbeleata 11, Maicon 9, Mocanu ne, Ionescu ne, Maries (L). All. Constantin.
Allianz Powervolley Milano: Staforini (L) ne, Basic 8, Kozamernik 8, Daldello, Sbertoli 4, Maar 18, Meschiari ne, Piano 6, Mosca 3, Urnaut 7, Pesaresi (L). All. Piazza.
Arbitri: Bernaola (Spagna) e Murulo (Estonia).
Note: Incontro disputato a porte chiuse. Dinamo: battute vincenti 1, battute sbagliate 13, attacco 42%, ricezione 47%-23%, muri 4, errori 21. Milano: battute vincenti 4, battute sbagliate 11, attacco 50%, ricezione 46%-21%, muri 5, errori 18.