Di Redazione
Non è stata la miglior Modena della stagione, nemmeno lontanamente paragonabile a quella ammirata contro il Vero Volley a Monza: tanti errori, tantissimo nervosismo e alla fine i due punti conquistati al tie-break contro Siena sono il bilancio minimo di un pomeriggio che poteva finire anche molto peggio. È un 3-2 (23-25, 25-20, 21-25, 25-22, 15-8) che tutto sommato serve anche se probabilmente aumenterà ulteriormente il divario con Perugia chiamata alla trasferta di Padova.
Modena gioca un primo set in sordina e piuttosto nervoso che contrasta con la grande regolarità di gioco che Marouf riesce a distribuire dalla parte di Siena appoggiandosi su Ishikawa ma soprattutto su Hernandez. Tant’è che Siena prende un bel break che arriva anche alle tre lunghezze e lo difende fino al quarantesimo scambio quando in qualche modo Modena riesce ad annullare il divario. Tuttavia, proprio quando sembra che i padroni di casa siano destinati a far girare il volano del set dalla loro parte, Modena commette due errori ingenui sul turno di servizio di Johansen che prima manda in tilt la ricezione avversaria e poi trova un ace riuscendo a far arrabbiare Velasco che se la prende con i suoi anche per un videocheck chiamato dal campo e buttato alle ortiche. Siena arriva al set ball e lo trasforma con Hernandez prendendosi la soddisfazione di un set su un campo quasi sacro per una neopromossa (23-25).
Modena non si sveglia, non del tutto per lo meno, nel corso del secondo set dove i gialloblu vanno più di una volta in affanno e sono costretti a giocare punto a punto fino alla fine con gli avversari. Velasco fa alzare dalla panchina prima Benvenuti, secondo libero schierato come schiacciatore, e poi Pinali che prende il posto niente meno che di Zaytsev: il tentativo è quello di alzare e compattare un muro sul quale fino a questo momento Siena, giocando quasi esclusivamente sul mani-fuori, ha sempre avuto la meglio. Funziona: Modena riprende palla con un punto di Urnaut che poi pesca anche un ace stratosferico nel momento più difficile del match. Il secondo set ball è quello buono per rimettere la gara in equilibrio (25-22).
Il terzo set è un’ulteriore dimostrazione della serata di nervosismo e confusione di Modena: gli emiliani partono a palla e conquistano due break che valgono quattro punti di vantaggio che gestiscono comodamente fino a quando non arrivano a quota 22. Siena in due passaggi annulla, ancora una volta sul turno di servizio di Fedrizzi, il gap e poi il finale diventa un estenuante duello punto a punto nel corso del quale l’Azimut riesce a sprecare tutto l’immaginabile. Sei set point per Modena, tutti sprecati uno dopo l’altro: ora su errori al servizio, ora su attacchi sfasciati dal muro avversario ora su contrattacchi subiti. Il tutto con Siena che si aggrappa disperatamente al punteggio sbandando a tratti in modo evidente: i senesi rischiano quando si presentano in campo con uno straniero di troppo e per riprendere il gioco ci vogliono quasi due minuti. Ma quando Ishikawa si presenta sui nove metri ecco arrivare un millimetrico ace per il primo set ball dei toscani che si concretizza grazie a un’incredibile pallone lavorato in controrotazione da Marouf (29-31). Davvero strepitoso l’iraniano.
Nel quarto set Modena parte in modo ancora più rabbioso, ma non basta: perché dall’8-2 per i padroni di casa, in pochi scambi, si arriva all’11-9. Una rimonta che costringe Velasco all’ennesimo richiamo. Zaytsev, chiamato con maggiore continuità in attacco da Christenson, tiene a galla Modena senza che la squadra di casa dia mai l’impressione di aver cancellato quella patina di nervosismo che ha caratterizzato tutta la gara. Tant’è che nel finale Siena si rifà di nuovo sotto con Velasco, anche in chiave conservativa in vista del tie-break che chiama in causa Keemink e Pinali, molto efficace nella gran confusione finale. Modena chiude al terzo di quattro set ball (25-22).
Nel tie-break finalmente si vede la vera Modena: Christenson offre idee molto più lucide scatenando gli attacchi di Zaytsev e Urnaut fa danni pesantissimi sia in affondo che al servizio. Le parti si invertono: se Modena ritrova quell’autorevolezza e quella sicurezza che non si era vista fino al quarto set, è Siena ad andare un po’ in confusione pescando un cartellino rosso evitabile e sbagliando moltissimo. Squadra toscana forse anche un po’ appagata di aver conquistato un punto insperato su un campo ritenuto impossibile. Punto partita bizzarro: servizio di Zaytsev sparato fuori dal campo che colpisce Hernandez. È punto con i due che si incontrano sotto rete per riderci sopra.
Ha riso poco invece Velasco, più che accigliato di fronte ai black out dei suoi che indubbiamente gli offriranno più di un motivo di riflessione in vista dei prossimi impegni.
AZIMUT LEO SHOES MODENA-EMMA VILLAS SIENA 3-2 (23-25, 25-20, 21-25, 25-22, 15-8)
Azimut Leo Shoes Modena: Bednorz 4, Benvenuti, Pierotti, Van Der Ent NE, Rossini (L), Pinali 2, Zaytsev 20, Christenson 1, Anzani 8, Urnaut 20, Mazzone 7, Kaliberda 11, Keemink. Allenatore Julio Velasco.
Emma Villas Siena: Giraudo, Cortesia NE, Spadavecchia 11, Marouf, Giovi (L), Gladyr 10, Vedovotto NE, Mattei NE, Caldelli (L) NE, Ishikawa 11, Fedrizzi 3, Johansen 2, Maruotti 13, Hernandez 26. Allenatore Juan Manuel Cichello.
Arbitri: Giorgio Gnani e Marco Braico.
Timing: 30’, 27, 34’, 31’, 14’. Total timing 2.16’.
Spettatori: PalaPanini di Modena, 4744
Ace: 6-12
Errori battuta: 18-28
Muri punto: 4-8