Di Redazione
La Fipav ha inviato ieri alla stampa una nota in cui smentisce l’esistenza di problemi di bilancio relativi all’organizzazione dei Campionati Mondiali 2018, e in particolare alle fasi finali svoltesi a Torino. La smentita arriva a poche ore di distanza dalla pubblicazione di un post sul blog “Dal 15 al 25” di Gian Luca Pasini, che riportava alcune voci secondo cui il COL torinese non avrebbe ancora prodotto le documentazioni necessarie a giustificare gli impegni di spesa.
“Il giorno 22 maggio 2019 – recita la nota federale – si è riunito a Roma il Comitato Organizzatore dei Campionati del Mondo di Pallavolo maschile 2018 per l’approvazione del bilancio d’esercizio. Tale bilancio è stato approvato evidenziando un risultato più che positivo. Il Collegio dei Revisori ha valutato positivamente il bilancio e ha espresso parere favorevole, dopo aver monitorato le scritture contabili e appurato che tutti gli adempimenti fiscali erano stati assolti. Non vi è pertanto bisogno di sanare alcunché e, di conseguenza, non vi è alcun disagio all’interno della Federazione. Non capiamo come tali notizie vengono diffuse, seppur destituite di qualsiasi fondamento e senza alcuna prova o documentazione. In definitiva si tratta di una vera e propria fake news“.
Ora, pur rallegrandosi della doverosa precisazione e non dubitando in alcun modo della buona fede degli estensori del comunicato, non si può fare a meno di notare che i presunti chiarimenti della Fipav non chiariscono affatto la questione sollevata dal blog. L’approvazione del bilancio da parte dei revisori (nella nota, tra l’altro, non si fa alcun riferimento alla fase finale di Torino) non implica infatti in alcun modo che le rendicontazioni delle spese siano state regolarmente fornite all’ente che ha erogato contributi pubblici, in questo caso particolarmente ingenti: il Comune di Torino, con delibera del 19 settembre 2018, ha infatti destinato ben 488.000 euro all’organizzazione delle finali.
Oltretutto, la pubblicazione del rendiconto di tutti i contributi pubblici ricevuti nel corso dell’anno precedente (se superiori a 10.000 euro) costituisce un obbligo di legge, entrato in vigore dal 1° gennaio 2019. Lo ha fatto ad esempio il COL di Firenze, uno tra i pochi a rendere pubblica la ricezione di una somma di 25mila euro da parte della Regione Toscana in occasione della tappa mondiale. Riguardo alle finali invece tutto tace, benché il COL di Torino, oltre al contributo comunale, abbia incassato la ragguardevole cifra di 1,63 milioni di euro derivanti dalle vendite dei biglietti.
Lascia insomma perplessi il tono stupito e indignato assunto dalla Fipav, la quale sa bene o dovrebbe sapere che da mesi circolano nell’ambiente i “rumors” relativi a voci di spesa non chiarite nel bilancio della fase finale. Rumors che possono essere messi a tacere in un solo modo: rendendo finalmente visibili a tutti i bilanci della manifestazione, sia quello nazionale sia quelli locali, in ossequio a un principio di trasparenza che diventa dovere quando si parla di soldi pubblici, e quindi dei cittadini italiani. Se i risultati sono così brillanti come affermato nel comunicato, la Federazione non ha certo nulla da temere.