"I Mondiali? Italia in Final Six" Juantorena è sicuro: "Sarà un mondiale di altissimo livello"

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Di Redazione

Osmany Juantorena si racconta sulle pagine della Gazzetta dello Sport con un’intervista in cui parla di Nazionale, di SuperLega e di Lube.

Il Mondiale si avvicina e il talento italo-cubano è pronto per iniziare la preparazione: «Ci aspettano ora sei settimane per preparare al meglio questo bellissimo appuntamento. Non partiremo fra i favoriti e forse sarà anche meglio così. Adesso è cominciato il nostro cammino, sono sicuro che Blengini e lo staff ci porteranno al meglio della condizione il 9 settembre per l’esordio con il Giappone».

Ma nella testa lo sentite vicino questo Mondiale o lo vedete ancora come un evento lontano?
«In testa abbiamo solo quello. Sappiamo di dover lavorare su tantissimi aspetti, ma abbiamo l’ambizione di vivere un grande Mondiale. Sarà così solo se lavoreremo bene, se terremo i piedi ben piantati per terra e se penseremo solo ad affrontare una gara alla volta».

La Nations League che cosa vi ha lasciato?
«Giustamente Blengini ha cambiato tanto ogni weekend. Nel complesso potevamo fare meglio, volevamo arrivare alle Final Six, ma non ce l’abbiamo fatta ed è stato un obiettivo mancato. Col senno di poi, è pesata soprattutto la partita in Argentina contro i padroni di casa. Abbiamo margini di miglioramento in tutto. Adesso il gruppo è al completo e qui a Cavalese abbiamo tutto ciò che ci serve per lavorare al meglio ogni giorno».

Sarà il suo primo Mondiale con la maglia dell’Italia, nel nostro Paese.
«Se Rio è stata un’emozione unica, il Mondiale sarà la stessa cosa. Giocare davanti ai nostri tifosi sarà stupendo. È un’emozione che voglio vivere. Sarà un Mondiale di livello altissimo, con una formula particolare, ma anche con tantissime nazionali davvero molto forti».

La prima cosa che la Nazionale dovrà fare durante i Mondiali.
«Servirà concentrarsi su un avversario per volta, vincere una partita dopo l’altra. Restando molto calmi. Ma dobbiamo porci come obiettivo quello di arrivare alla Final Six».

E sei giorni dopo la finale dei Mondiali…
«Si ricomincia subito, con la Supercoppa Italiana a Perugia. Avrò un giorno e mezzo di riposo prima di tornare in palestra. I ritmi restano alti e sarà sempre così finché i giocatori non si siedono per terra. Ci lamentiamo da anni, ma questa cosa non cambia. Sarà una stagione dai ritmi davvero elevatissimi».

Con una Lube che ha cambiato parecchio.
«Sì, Civitanova ha cambiato tanto, inserendo sempre tanti ragazzi di qualità. Sulla carta siamo forti, poi dobbiamo vedere in campo come giochiamo. In diversi arriveranno all’ultimo, potremo fare un punto della situazione non prima di dicembre o gennaio. Prima dovremo costruire il gioco e trovare tutte le intese con Bruno».

Com’è per lei giocare con Leal e Simon?
«E’ molto bello. Stare in campo insieme e lottare per la stessa maglia darà un grande stimolo a tutti e tre. Con Simon ho già giocato nella nazionale cubana, con Leal mai. Penso che tutti i giocatori nuovi saranno stimolati a vivere una bella stagione. In una Superlega che si è alzata di livello e dove partite scontate non ce ne saranno».

Lube e Perugia davanti a tutti?
«E anche Modena. Ha tutte le carte in regola per giocare una grande pallavolo. Ha ottimi atleti come Zaytsev e Christenson, che conosco molto bene, e un coach come Velasco. Non partono sotto a noi».

(Fonte: Gazzetta dello Sport)

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