Di Eugenio Peralta
Gli appassionati di pallavolo italiani, e non solo, si sono giustamente entusiasmati per la splendida vittoria degli azzurrini ai Mondiali Under 19, un successo che mancava al nostro volley da ben 22 anni. Eppure le imprese dell’Italia sono state totalmente ignorate dai media mainstream, e nessuno avrebbe potuto assistere al trionfo della squadra di Fanizza se non fosse stato per la Colombo Volley Genova, che sulla sua pagina Facebook ha trasmesso tutte le immagini delle partite dalla Tunisia.
Dietro a questa benemerita opera di “beneficenza” c’è una famiglia cresciuta all’insegna del volley: quella del genovese Paolo Porro, premiato come miglior palleggiatore dei Mondiali (nella foto FIVB). I genitori Fabio e Barbara e i fratelli Luca e Simone, tutti pallavolisti (Luca è nazionale Under 17) non si sono limitati, come qualsiasi altro parente, a ritrovarsi davanti allo schermo del pc per assistere alle gare, ma hanno fatto molto di più: è infatti proprio di Simone, 12 anni ancora da compiere, la voce che gli italiani hanno sentito commentare in diretta – con grande perizia tecnica – la strepitosa vittoria degli azzurrini.
“Era iniziata come uno scherzo – confessa il giovane “telecronista in erba” – ma mi sono subito appassionato. Il commento volevo farlo fin dalla prima partita, ma la mamma mi ha sempre frenato… Poi però, dalla semifinale con l’Egitto, non è più riuscita a trattenermi!“.
“È vero – ammette la madre Barbara – voleva farlo a tutti i costi e alla fine ho dato l’ok, ma ero preoccupatissima che dicesse qualcosa di sbagliato e gli ho raccomandato di non fare commenti troppo personali… Alla fine gli sono rimasta vicina per tutta la partita e ogni volta che diceva qualcosa di ‘strano’ gli davo un colpetto sul braccio! Però devo dire che è andato tutto benissimo, abbiamo avuto oltre 85mila visualizzazioni sulla pagina, non ce lo aspettavamo di certo“.
“Simone è un ragazzo molto disinvolto – continua Barbara – e per lui commentare il volley è quasi la normalità. Fin da piccolo è cresciuto con la pallavolo, e quando assisti a migliaia di partite è chiaro che i termini tecnici ti vengono spontanei!“.
Il giovanissimo commentatore ha ricevuto applausi ed elogi da mezza Italia, anche perché ha saputo vincere al tempo stesso sia l’emozione della telecronaca, sia quella di vedere il “fratellone” Paolo salire sul tetto del mondo: “Sono stato felicissimo per lui, perché i risultati che ha ottenuto sono un premio per il tantissimo impegno che ci ha messo. È andato via da casa a 13 anni e non è stato facile, ma ora i sacrifici sono stati ripagati. Tra di noi c’è un grande rapporto: subito dopo i Mondiali è tornato a casa e abbiamo fatto una piccola festa per lui“.
Il sogno di Simone non può che essere una carriera pallavolistica sulle orme dei fratelli: “Sarà difficile ripetere questi risultati – ammette con modestia – ma l’ambizione c’è“. Chissà, però, che il futuro non riservi qualche soddisfazione anche lungo un altro percorso professionale, quello del telecronista sportivo: “Io l’ho preso semplicemente come un gioco, ma mi sono divertito davvero tanto. Perché no, un giorno ci potrei anche pensare!“. Da tutta la redazione di Volley NEWS un grande in bocca al lupo…