Di Redazione
Tornare a casa dopo un mese in Giappone e un’estate passata in Nazionale. “Moki” De Gennaro, miglior libero del Mondiale 2018, si appresta a tornare a vestire la divisa dell’Imoco Volley Conegliano. Poco tempo per riposare perché il campionato di A1 ormai è alle porte, come si legge nell’intervista pubblicata oggi da “Il Gazzettino Treviso”.
«Il campionato? Ci pensiamo da giovedì». Monica De Gennaro, libero dell’Imoco Volley e della nazionale argento mondiale, è arrivata domenica notte a Conegliano stanca ma felice: in borsa la medaglia e il riconoscimento come migliore nel suo ruolo.
DOPPIA SODDISFAZIONE Un doppio premio che la ripaga di un’estate trascorsa quasi sempre lontana da casa e che domenica sera l’ha vista finalmente riabbracciare il marito (e allenatore all’Imoco) Daniele Santarelli. Proprio al coniuge coach, e al suocero scomparso ad aprile («so che da lassù ci ha pensato»), Moki ha voluto dedicare il premio di migliore libero del pianeta. Il mondiale va in archivio come uno dei momenti più alti della carriera di De Gennaro, atleta che si esprime su livelli di eccellenza da almeno un lustro e che a 31 anni, nel pieno della sua maturità pallavolistica, non ha alcuna intenzione di abdicare come dimostra il bis nel premio individuale: Yokohama 2018 come Milano 2014.
Il premio è lo stesso, ma Moki è cambiata in questo quadriennio? «Sicuramente adesso sono un po’ più matura. Al mondiale in Italia c’era un altro gruppo all’interno del quale ero una delle più giovani. Quest’anno invece ero la più grande e quindi l’ho vissuto con una consapevolezza diversa».
In questi anni è cambiata anche la pallavolo? «La struttura fisica delle atlete si è generalmente alzata, e ci sono più squadre rispetto a un tempo che giocano veloce, anche se il mondiale l’ha vinto la Serbia che preferisce la palla alta».
Hai trascorso un’altra estate (e il primo mese di autunno) lontana da casa, con la parentesi del viaggio di nozze, per giunta posticipato di un anno. Ne è valsa la pena? «Un anno c’è il mondiale, un altro l’Olimpiade, altri ancora l’europeo, quindi d’estate con Daniele stiamo sempre poco insieme. Quest’anno avevamo un obiettivo di cui eravamo consapevoli. Fortunatamente l’estate mi ha lasciato qualcosa di positivo, quindi è valsa la pena di fare tutti questi sacrifici».
La nazionale ha fatto innamorare tutti gli italiani, al punto che c’è già chi pensa ai Giochi di Tokyo 2020. «Sappiamo quello che valiamo e che dovremo confermarci e crescere ancora, ma agli appuntamenti delle prossime estati penseremo a tempo debito. Adesso godiamoci l’argento».
Come ti senti nel ruolo di senatrice azzurra? «Alle compagne più giovani ho dato la mia esperienza e loro hanno ricambiato con la loro “pazzia” e leggerezza. Anche faccia tosta? Sì, ma quella ce l’ho anch’io (ride ndr)».
Da molti anni sei al top nella forma fisica oltre che nella tecnica e nella capacità di leggere il gioco. Hai dato alle giovani qualche suggerimento per emularti? «Nessuno me ne ha chiesti e io non ne ho dati. Penso che i segreti siano il sacrificio e la costanza in allenamento».
Quanto ti è stata utile in ottica mondiale la stagione 2017/18, vissuta ad altissimi livelli con l’Imoco? «Ho giocato tante partite che hanno aumentato il mio bagaglio di esperienza, in particolare quelle a eliminazione diretta che aiutano ad approcciare i match con sangue freddo e a entrare in campo con la giusta mentalità».
Quanta voglia hai di riprovare con l’Imoco la scalata alla Champions sfiorata per due anni di fila? «La società ha costruito una squadra che punta a fare bene in Europa, ma dovremo stare attente anche in Italia perché il campionato che inizia sabato sarà di altissimo livello, con tante squadre competitive che vorranno toglierci lo scudetto. Sarà dura tenerlo a Conegliano, ma ce la metteremo tutta».
Sei tornata a casa domenica dopo un mese in Giappone e sabato si gioca già per i tre punti. Quanto tempo ti servirà per essere al 100% con l’Imoco? «Ho 2-3 giorni di riposo a disposizione e li userò tutti perché sento il bisogno di staccare non solo fisicamente ma anche mentalmente. Il mondiale è stato davvero impegnativo al punto che non ho ancora “acceso il cervello” per il mio club. Giovedì ricomincerò ad allenarmi e sabato sarò pronta per il campionato. Fino a dopodomani, però, non voglio pensare alla pallavolo».