Di Redazione
Dopo aver sentito tanti, tra dirigenti, compagni e lo stesso Stoytchev, parlare di lui da inizio stagione, e sempre con dichiarazioni al miele, ora a prendere la parole è il diretto interessato, ovvero Rok Mozic. Arrivato in Italia appena diciannovenne la scorsa stagione, lo sloveno si è preso subito la scena chiudendo la sua prima avventura in Superlega da miglior marcatore assoluto e regalando soprattutto alla sua Verona la permanenza nel massimo campionato con ampio margine. Ma per gli scaligeri il salto dalla lotta salvezza alle posizioni di vertice è stato immediato, grazie a un mercato ancora una volta sorprendente e a un progetto ambizioso che ha pienamente convinto lo schiacciatore, corteggiatissimo da mezza Europa, a firmare il prolungamento del suo contratto fino al 2025.
“Qui mi sento importante, è il posto giusto. Sono un leader, conta molto per me” racconta Mozic nell’intervista rilasciata al collega Matteo Fontana per il Corriere di Verona. Leader, dunque, non più solo bomber. C’è una bella differenza, perché se lo scorso anno tutto il peso dell’attacco era praticamente sulle sue spalle, oggi le cose sono diverse, ma guai a pensare che di questo ne stia soffrendo, anzi. “Sono molto contento – precisa – con me ora ci sono Keita, Sapozhkov, Grozdanov e ogni giocatore può colpire. E questo fa la differenza”.
A tal punto che, come detto, Verona al giro di boa si trova davanti a corazzate del calibro di Trento e Piacenza, squadre sempre costruite per puntare ai bersagli grossi tanto in Italia quanto in ambito internazionale. Il quarto posto conquistato al termine del girone d’andata, poi, consentirà addirittura alla WithU di godere del vantaggio del fattore campo nei quarti di finale di Coppa Italia che il prossimo 29 dicembre la vedranno opposta proprio alla squadra di Lorenzo Bernardi. Ma per Verona questo pare non basti, e forse potrebbe non basterle neanche centrare le Final Four. “La Coppa Italia è un obiettivo – dichiara senza mezzi termini Mozic, che poi aggiunge –. Punteremo a prenderci un buon posto anche nei playoff. Poi una volta lì vedremo fin dove possiamo arrivare”. Il leader ha parlato, ora la parola passerà al campo.
