Murilo scagionato, doping non intenzionale: può tornare in campo

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Di Redazione

Dopo avere a lungo insistito per avere una sentenza definitiva sul caso doping che lo riguardava, il brasiliano Murilo Endres è stato accontentato e l’FIVB ha cancellato ogni pendenza consentendogli di tornare in campo da dove mancava dal maggio scorso.

Murilo era stato trovato positivo a un controllo antidoping in primavera: nel suo sangue erano state trovate tracce di furosemide, un farmaco diuretico che viene spesso utilizzato anche come coprente per altre sostanze illegali. L’FIVB sospese immediatamente il giocatore senza tuttavia rendere nota una squalifica e rinviando ogni decisione. Murilo si era difeso sostenendo di essere a dieta da alcune settimane e di non essere al corrente di cosa potesse aver provocato questi valori nel suo sangue. Si parlò di contaminazione alimentare che tuttavia, se è possibile e forse probabile per atleti che mangiano molta carne e che rischiano di essere inquinati da alimenti gonfiati con steroidi o cortisonici, è decisamente meno concreta sulle tracce di un diuretico. I dati di Murilo sono stati integrati con altri prelievi e inviati alla Wada, l’agenzia mondiale antidoping che, dopo diverso tempo ha decretato come “non intenzionale” la presenza di farmaci proibiti nel sangue del giocatore che è stato scagionato. Murilo, libero anche della nazionale brasiliana, potrà tornare a giocare dal 9 dicembre con il suo club, il Sesi di San Paolo.

 

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