Di Eugenio Peralta
La prestazione più entusiasmante dell’intera stagione coincide anche con la sconfitta più amara. È questo il paradosso a cui si trova di fronte la Vero Volley Milano dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano del VakifBank, e Myriam Sylla lo fotografa con le sue parole nel dopopartita: “Qualche rimpianto lo abbiamo, se avessimo giocato diversamente la partita in Turchia forse a loro non sarebbero bastati due set. Quel 3-0 non ci rappresenta, è un risultato veramente triste e guardandolo io non rivedo la squadra in cui gioco, è questo il rammarico più grande“.
Sulla partita dell’Allianz Cloud, invece, c’è poco da recriminare: “Purtroppo è andata così, ci abbiamo messo tutto il possibile cercando di attingere alle nostre energie e le nostre capacità. Abbiamo lottato fino alla fine, ma non è bastata. Che potessimo lottare a questi livelli non era mai stato in dubbio, per il tipo di giocatrici che ci sono nella nostra squadra: il problema è stato metterlo in atto e dimostrarlo al nostro pubblico. Sono felice che ci fosse così tanta gente a sostenerci, la prestazione è arrivata anche grazie a loro che ci hanno spinte ed è stato comunque bello“.
Una Milano, quella del ritorno dei quarti, anche molto diversa da quella che si è vista nel resto della stagione: “Credo che non si possa giocare ogni gara così – taglia corto Sylla – l’importante è arrivare in queste condizioni nelle partite che contano e portarsele a casa. Forse tardi, ma adesso abbiamo iniziato: l’importante è questo e dobbiamo continuare su questa linea“.
Anche per Marco Gaspari le emozioni sono miste: “Quando si perde i rimpianti ci sono sempre, e mi dispiace tanto per l’andata. Dobbiamo imparare a tirare fuori qualcosa che vada al di là dell’aspetto tecnico e tattico. Oggi l’abbiamo fatto e dobbiamo ricordarcelo: non dobbiamo aspettare un momento negativo per tirare fuori questo valore aggiunto. Quindi il rammarico c’è, e ce lo dobbiamo portare dietro come bagaglio di esperienza per evitare che succeda lo stesso nei Play Off, la competizione che ci è rimasta“.
“Oggi – aggiunge il tecnico della Vero Volley – abbiamo fatto un lavoro a muro e in difesa che va anche oltre quello che è il nostro valore. D’altronde ci eravamo detti che, per portare il Vakif a un margine di errore più alto, serviva un po’ di più di difesa, perché a quelle altezze il muro diretto si fa fatica a ottenerlo. Alla squadra c’è da fare un applauso, dispiace farlo dopo una sconfitta. Questa gara ci deve servire da lezione: ho rivisto lo spirito che piace a me, una squadra che non ha mollato mai. Poi contro il Vakif paghi caro un errore, e noi qualcosina dovevamo rischiarlo. Brave loro, ma questo deve essere uno step in più per crescere e arrivare ai loro livelli“.