Di Redazione
Determinare il reale impatto economico e sociale degli Enti di promozione sportiva (EPS) e confermarne il loro ruolo come costruttori di welfare. Questo l’obiettivo del primo Osservatorio permanente sulla promozione sportiva, costituito dagli Enti di promozione sportiva Acsi, Aics, Asi, Csen e Csi, che è stato presentato alla Camera dei Deputati.
Due sono i valori da cui prenderà il via l’analisi dell’Osservatorio: il numero dei tesserati degli EPS supera i 6,5 milioni pari al 59.5% degli 11 milioni di praticanti sportivi tesserati dal CONI e l’80% dell’attività sviluppata è rivolta a persone che alternativamente non praticherebbero attività motoria in modo continuativo.
A spiegare l’iniziativa, in rappresentanza degli Enti di Promozione Sportiva sono stati l’onorevole Bruno Molea, presidente di Aics, Associazione Italiana Cultura Sport, e Vittorio Bosio presidente del Centro Sportivo Italiano. Al loro fianco erano presenti anche: Claudio Barbaro presidente di Asi, Associazione Sportive e Sociali Italiane, Antonino Viti presidente di Acsi, Associazione di Cultura Sport e Tempo libero, Francesco Proietti presidente di Csen, Centro Sportivo Educativo Nazionale.
«Già da tempo lo sport è strumento di welfare per il Paese – ha commentato l’onorevole Bruno Molea – è mezzo di coesione e inclusione sociale, ma anche di benessere socio-sanitario, e volano di crescita economica, a cominciare dal risparmio sui costi sanitari. Aics in tal senso da tempo promuove anche lo sport nelle periferie più disagiate e tra le fasce di popolazione a rischio emarginazione, attraverso progetti mirati alla coesione e all’educazione al benessere psico-fisico. L’Osservatorio ha proprio questo senso: quello di tradurre in numeri questi sforzi per valorizzarli e promuoverli come strumento di politiche sociali».
«Dobbiamo puntare a promuovere il fattore sociale, per rendere lo sport centrale nella vita delle persone e delle comunità – ha spiegato il presidente Vittorio Bosio -. Per farlo occorre partire da un osservatorio che ne monitori quotidianamente l’azione collettiva e che consenta di valorizzare le migliori esperienze sul territorio e di sostenerle con azioni da parte dell’intero sistema sportivo. Il fatto che gli EPS siano scesi in campo insieme, per raggiungere questo obiettivo, credo che rappresenti un importante esempio di coesione che speriamo sia funzionale a migliorare tutto il movimento sportivo italiano».
Il coordinamento scientifico del Centro studi sarà affidato a SG Plus Ghiretti & Partners che, nel percorso di ricerca, si avvarrà di partner importanti quale il Master Internazionale in Strategia e Pianificazione degli Eventi e degli Impianti Sportivi dell’Università di Parma, il Cers-Centro di ricerche sullo Sport dell’Università di Parma.
Dunque ad entrare nel dettaglio organizzativo e tecnico dell’osservatorio è stato Roberto Ghiretti, presidente di SG Plus Ghiretti & Partners: «L’Osservatorio, sulla base di una ricerca scientifica, cercherà di determinare il peso specifico dell’attività sportiva di promozione degli EPS – ha illustrato Roberto Ghiretti -. Per questo la prima ricerca sarà relativa a diversi ambiti di analisi: numerico, economico, sociale e promozionale. Ciò permetterà di offrire un quadro chiaro ed esaustivo per poi presentare i dati e avviare una riflessione in occasione degli Stati Generali della promozione sportiva previsti nell’estate 2018».
L’attività dell’Osservatorio sarà supportata dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci), come testimoniato dalla presenza, stamane, del suo vice presidente vicario, Roberto Pella. «E’ un’importante iniziativa quella che presentiamo oggi – ha commentato Pella – in primo luogo perché, una volta di più, sottolinea il valore del ‘gioco di squadra’ e del creare sinergie e collaborazioni fra gli Enti di Promozione Sportiva. L’Osservatorio, composto da professionisti di alto profilo e competenza, non solo monitorerà, attraverso la raccolta e l’aggregazione dei dati, il livello di attività e di impegno sportivo nelle città ma potrà essere utile anche nel concorrere a determinare la quota di risparmio di spesa sulla sanità e sulla cura. Oggi il legame fra sport e salute è fondamentale, con forza e determinazione, l’ANCI se ne sta occupando per sensibilizzare e prevenire, oltre all’inattività come costo sociale, anche malattie non trasmissibili come sovrappeso e obesità infantili, diabete, esclusione sociale. Sarà importante da oggi in poi sostenere il confronto costante con l’obiettivo a tendere di presentare progetti congiunti in sede regionale e governativa».
La validità del percorso è stata riconosciuta anche dal CONI che ha messo a disposizione dell’Osservatorio i dati e la struttura del proprio Centro studi e osservatori statistici per lo sport.
(Fonte: Sporteconomy)