Di A.G
“Gli schiacciatori non parlano dell’alzata, la risolvono” sostiene Julio Velasco, allenatore argentino che per primo ha portato l’Italia della pallavolo in cima al mondo. Ma quando l’alzata arriva dalle dita da pianista di Lauren Carlini, solitamente anche le schiacciatrici più esigenti hanno poco da risolvere.
La giocatrice statunitense, classe ’95, è la mente della Igor Gorgonzola Novara. Nata a Geneva, nell’Illinois, Lauren è cresciuta all’Università del Wisconsin e grazie al suo enorme talento è entrata a far parte della nazionale americana con cui ha vinto la medaglia di bronzo alla Grand Champions Cup 2017, oltre agli ori nella Coppa Panamericana 2017 e 2018.
Carlini ha avuto un impatto positivo con il mondo Igor e si è da subito integrata con le idee di coach Massimo Barbolini, dimostrandosi una palleggiatrice affidabile che si distingue per la lucidità in fase di impostazione e la capacità di spaziare il proprio gioco. Con una Coppa Italia già in bacheca, ora l’alzatrice americana punta allo Scudetto e alla Champions League: il suo carisma e le sue qualità saranno fondamentali nella fase decisiva della stagione.
Questo è il suo secondo anno in Italia. Come si trova a Novara?
“Mi trovo davvero bene. La città ha tutto ciò di cui si può aver bisogno e ho la fortuna di essere parte di una società importante, che negli ultimi anni ha vinto molto e sicuramente ha intenzione di continuare a farlo anche in futuro. A Novara sto vivendo una stagione straordinaria”.
La Igor ha già sollevato un trofeo in questa stagione. Quali emozioni ha provato a vincere la Coppa Italia?
“Un successo incredibile in cui sono stati importanti tutti i componenti della squadra, specialmente nella finale contro Conegliano. Sono molto orgogliosa di come ci siamo unite e abbiamo lottato per vincere quella partita, dimostrando un grande carattere”.
Manca solo una partita al termine della regular season, ma Novara ha già blindato il secondo posto in campionato. Come giudica il percorso del suo club?
“Ovviamente ci sarebbe piaciuto concludere la regular season al primo posto. Quest’anno il campionato è avvincente ed equilibrato: le partite non sono mai scontate e nascondono diverse insidie. Nel girone di ritorno abbiamo avuto alti e bassi, ma nelle ultime partite stiamo giocando una buona pallavolo. Siamo sulla strada giusta per disputare dei grandi playoff”.
La corsa allo Scudetto: quale sarà la chiave per avere la meglio sulle altre squadre?
“Il segreto sta tutto nella preparazione delle partite. Fino a quando continueremo a lavorare bene in allenamento e a mantenere alta la concentrazione in partita, credo che non ci sia obiettivo che non possiamo raggiungere. Non sarà facile vincere lo Scudetto, ma siamo pronte a combattere e a mostrare tutte le nostre qualità”.
Il cammino in Champions League della Igor è stato eccellente finora: dopo aver eliminato l’Allianz MTV Stuttgart, dovrete affrontare il VakifBank Istanbul in semifinale…
“Abbiamo giocato molto bene in Champions League, preparando ogni partita al meglio sia in allenamento sia nelle sessioni video. Al momento siamo concentrate solo sulla prossima partita di campionato e perciò non abbiamo ancora studiato il VakifBank. Sicuramente è una squadra forte con grandi campionesse in ogni posizione del campo. Siamo entusiaste per aver raggiunto le semifinali e non vediamo l’ora di misurarci con le campionesse in carica”.
Quanto è difficile per un alzatore mettere le proprie attaccanti nelle migliori condizioni per fare punto?
“Il palleggiatore ha l’intera strategia della squadra nella propria testa e nelle proprie mani. Deve sapere a chi affidarsi in determinati momenti della partita: chi ha il killer instinct per i punti decisivi, chi invece può soffrire sotto pressione, chi dopo un errore ha subito bisogno di essere coinvolto oppure chi va in difficoltà se sollecitato di nuovo. In ogni azione deve pensare per sei: per sé e per le proprie cinque compagne. A Novara gioco con attaccanti molto forti ed efficaci e questo rende il mio lavoro più facile”.
Quali sono i suoi punti di forza? E dove crede di poter migliorare?
“La mia migliore qualità come palleggiatrice è la capacità di variare la velocità del gioco. In nazionale ho imparato a giocare una pallavolo molto veloce, ma sono in grado di aggiustare il timing dell’alzata in funzione dell’attaccante. Invece, credo di poter migliorare nell’efficacia a muro”.
Come si trova a lavorare con uno degli allenatori più vincenti e importanti della pallavolo italiana e mondiale come Massimo Barbolini?
“È un vero piacere essere allenata da Massimo. È estremamente competente e sa di cosa ha bisogno ogni sua giocatrice per farla rendere al meglio. Se penso a quello che mi può trasmettere e a quello che ha vinto nel corso della sua carriera, sono davvero felice di poter lavorare ogni giorno in palestra con lui”.
Sarà un’estate ricca di impegni per il Team Usa: dalla Volleyball Nations League al Torneo di Qualificazione Olimpica…
“La prossima estate sarà molto importante per la nazionale statunitense e non vedo l’ora di affrontare tutte le sfide: ci saranno diverse possibilità per mettersi in mostra e dare il proprio contributo. Sicuramente dovremo lavorare duramente per riuscire a qualificarci alle prossime Olimpiadi”.
Quali sono i suoi progetti per la prossima stagione?
“Non so ancora dove giocherò il prossimo anno. Ho diverse possibilità, ma solo a fine stagione il mio futuro sarà chiaro. Al momento cerco di concentrarmi sugli obiettivi della società”.
Dove vuole arrivare nel prosieguo della sua carriera?
“Come la maggior parte dei pallavolisti, mi piacerebbe partecipare alle Olimpiadi. Inoltre, sogno di vincere la Champions League e spero di riuscire a raggiungere questo obiettivo con la maglia di Novara”.