Di Redazione
Cinque giornate di campionato cominciano a essere un periodo significativo per dare uno sguardo al primo andamento di una stagione, ed è esattamente quello che sta succedendo in questo periodo in casa della Novavision Volley Arosio, formazione protagonista del girone A di serie C femminile in Lombardia.
Per la squadra comasca, nonostante le due vittorie e tre sconfitte ottenute finora e una posizione in classifica che si mantiene in linea con le aspettative, cioè con l’ambizione di conquistare una quota utile per la salvezza, non tutto è “rose e fiori”, come spiega Dario Keller, l’allenatore del Team: “Purtroppo, non riusciamo ancora a esprimere con la necessaria continuità un livello di gioco abbastanza competitivo con tutte le squadre della categoria. Arrivati a questo punto, con più di due mesi di lavoro alle spalle, dobbiamo considerare quello che ci sta dicendo il campionato e, poi, guardarci allo specchio con umiltà per rispondere alle esigenze. Spesso stiamo perdendo delle occasioni, anche soltanto quella di giocare punto a punto alcuni finali di set, per difficoltà sempre simili che si ripetono troppe volte…”.
Quindi?
“Noi, sicuramente, dobbiamo incominciare a fare qualcosa di più, anche iniziando ad avere maggiormente fiducia nelle nostre possibilità di riuscirci. Possiamo farlo, e non dobbiamo concederci degli sconti su questo percorso”.
Quale può essere la ricetta per non rischiare di trovarsi seriamente in difficoltà con l’andare avanti del campionato?
“Finora abbiamo ottenuto due successi, anche se al tie-break, nelle sfide che erano più alla nostra portata, ma non siamo riusciti a mettere abbastanza in difficoltà almeno altre due squadre che potevano essere al nostro livello. Dobbiamo abituarci a giocare di più per il punto e a concederci meno errori, sia individuali che di sistema. Per una squadra come la nostra è necessario avere e sviluppare la capacità di giocare sempre vicino al proprio limite senza che questo diventi un fattore destabilizzante: sappiamo lavorare bene, sul campo, in diversi aspetti del gioco… dobbiamo fare in modo che questi diventino le fondamenta delle nostre prestazioni limitando l’incidenza dei difetti. E’ un modo faticoso di giocare, ma non abbiamo un’altra strada da seguire che fare quanto è necessario per rendere al massimo delle nostre possibilità”.
Che tipo di sfida vi aspetta nel prossimo turno?
“Affronteremo le ragazze di Gallarate (il match andrà in scena in provincia di Varese per l’indisponibilità del Palazzetto dello Sport di Arosio) ma la posizione in graduatoria delle nostre avversarie non deve ingannare, perché la formazione di casa ha già incontrato le prime quattro squadre della classifica e ha vinto contro la sesta. Inoltre, a guidare in panchina un gruppo giovane ma molto dotato c’è Massimo Pacifico, ex allenatore anche di Cantù in serie A2 che per la categoria rappresenta un autentico lusso e una garanzia di crescita per delle giocatrici di qualità e dal potenziale importante come quelle che ha in organico”.
Conclude il tecnico Keller: “Se posso permettermi, però, vorrei offrire uno spunto di riflessione anche per quanto riguarda la composizione dei gironi: in Lombardia ci sono quattro diversi raggruppamenti di serie C e con l’accordo di tutte le società la composizione degli stessi è stata fatta con un sorteggio parziale e alcuni vincoli legati alla territorialità, anche per contenere i disagi per le trasferte. Ecco, personalmente sono diversi anni che non prendevo parte ai campionati regionali e credo che questa non possa essere considerata la migliore formula possibile, perché le differenze di livello tra i raggruppamenti sono complessivamente troppo evidenti. A prescindere dalla nostra stagione, credo che questa possa essere una valutazione da fare per il prossimo anno: la serie C è un campionato agonistico ed è una categoria regionale e, considerato che in fin dei conti non si tratta di trasferte a livello nazionale, che possono creare disagi autentici e obbligano a sostenere costi ben differenti, credo che possa essere tenuta in considerazione l’ipotesi di un sorteggio integrale, che necessariamente renderebbe più equa, quantomeno completamente casuale, la composizione dei gironi”.
(Fonte: comunicato stampa)