Di Redazione
Le parole a caldo dell’opposto orogranata Marco Novello, top scorer del match con 18 punti, dopo l’esordio nel campionato di serie B contro il Da Rold Logistics Belluno, vinto 3-0 dai bellunesi.
Una gara molto particolare, giocata a un anno dall’ultima partita ufficiale. In più tu eri in forse fino all’ultimo per una recente distorsione alla caviglia. Quali sono state le tue sensazioni?
“Ero molto emozionato e contento, soprattutto dopo aver scoperto di essere nello starting six. Soprattutto l’emozione di entrare in campo dopo un anno è stata fortissima, sono veramente molto contento”.
Cosa ne pensi della vostra prestazione?
“Secondo me è stata una buona partita sotto tutti i punti di vista, avremmo potuto fare sicuramente meglio in difesa, ma tutto sommato non è andata male. Un’altra cosa da migliorare sicuramente è mantenere la concentrazione e la testa fino alla fine, ma credo sia una cosa che verrà con il tempo, man mano che accumuleremo tempo di gioco”.
Il commento di coach Michele Zanin dopo la gara contro Belluno.
“È una partita che abbiamo atteso molto, a un anno dall’ultima gara, quindi c’era molta emozione da parte di tutti noi. Devo dire che l’inizio mi ha fatto sperare che riuscissimo a tenere il ritmo di una squadra esperta come Belluno, in realtà nei momenti caldi e decisivi alcuni piccoli errori e disattenzioni ci sono costati caro, però non sono scontento, abbiamo materiale buono su cui lavorare nelle prossime settimane”.
“Ho visto una squadra che all’inizio ha giocato senza paura, ma che deve trovare sicurezze nei miglioramenti tecnici per poter sostenere il peso dei momenti decisivi in cui la palla inizia a scottare. Ricordo che tutti questi ragazzi, a parte Crosato e Ceolin, hanno disputato il campionato di serie C o di prima divisione l’anno scorso, quindi quando li vedo giocare alla pari con giocatori esperti come quelli che ha schierato Belluno non posso non sottolinearlo; in ogni caso facciamo la serie B, quindi questa non può certo essere una scusante. Pretendo, e lo pretendono anche i ragazzi, di più da loro stessi e dalla squadra”.