Dopo due match consecutivi al palazzetto dello sport di Trebaseleghe, la Nuvolì AltaFratte Padova si appresta ad affrontare il settimo impegno stagionale, la trasferta in terra calabrese a Soverato. La gara in programma domenica 12 novembre alle 17 metterà di fronte due squadre oggi ai piani bassi della classifica: se infatti le padovane la affronteranno forti del loro unico punto, messo in cascina dopo la gara d’esordio contro Messina, le catanzaresi ne possono vantare tre, frutto della vittoria esterna sul campo di Pescara, successo ottenuto anch’esso nella prima giornata.
La squadra di coach Vincenzo Rondinelli partirà alla volta della Calabria nella mattinata di sabato: pullman, aereo e auto saranno i mezzi di trasporto che consentiranno a Masiero e compagne d’arrivare presso il PalaScoppa, teatro della sfida. La gara di domenica pomeriggio dà la netta impressione d’essere un confronto serrato tra due squadre che probabilmente vorranno fare della sfida il proprio trampolino di lancio, alla ricerca di un’aria maggiormente ossigenata rispetto a quella che venete e calabresi stanno respirando da inizio torneo.
Le statistiche parlano di due team che si equivalgono, privi di elementi in grado di primeggiare nella classifica delle migliori attaccanti e ricevitrici; Francesca Volpin e Bibiana Guzin hanno lo stesso numero di ace, 7. Nelle classifiche di squadra AltaFratte e Soverato hanno un numero simile di attacchi punto (268-266) e di muri (38-37), con le padovane leggermente superiori dai nove metri (30-26).
Sarà quindi la battuta l’arma in più delle ragazze del duo Rondinelli–Fiscon? A rispondere è proprio il secondo allenatore: “L’aggressività al servizio sarà come sempre molto importante, perché quando metti in crisi l’avversaria hai già compiuto un bel passo avanti verso la conquista del punto. Ma non basterà solo quella, dovremo essere aggressivi in ogni fase di gioco e mantenere questa aggressività per tutta la durata dell’incontro“.
“La battuta servirà in funzione di muro e difesa e queste due azioni in funzione del contrattacco – continua Fiscon – dovremo inoltre essere tutti piccoli ingranaggi, in campo ma pure in panchina, registrati ed oliati al meglio per far funzionare tutto nel migliore dei modi. Sempre a tutta, senza mai mollare un attimo, perché questo ci sta insegnando la serie A2, se molli anche solo pochi secondi tutto diventa terribilmente complicato“.
(fonte: Comunicato stampa)