Di Redazione
Nonostante la sconfitta della sua squadra, ha bagnato l’esordio personale in categoria con una bella prestazione, rappresentando bene la voglia di provarci fino alla fine per provare a ribaltare l’inerzia della partita che però non ha cambiato padrona. Sabato scorso la Chromavis Eco DB ha iniziato la sua prima storica avventura nel campionato di serie A2 femminile cedendo 3-0 nel derby di Cremona contro l’Esperia. Nelle fila neroverdi, spicca – al di là del risultato sfavorevole – la prestazione della centrale Letizia Anello, classe 2002 alla sua prima partita in serie A. La giocatrice aostana – tra le protagoniste della scorsa promozione – non ha sentito il salto di categoria e ha sfoggiato una prova brillante, approdando in doppia cifra (12 punti) con otto attacchi vincenti, un ace e tre muri.
“Il rammarico più grande – ripercorre la partita Letizia, che quest’anno torna a giocare in squadra con la gemella Ilaria – è quello di non aver espresso il nostro gioco, a maggior ragione in una partita particolare come l’esordio e il derby. Difficoltà più di natura mentale o tecnica? Difficile dirlo anche a mente fredda, di certo in campo abbiamo mostrato attimi di confusione che non erano capitati in precedenza nel pre-campionato”.
Quindi aggiunge. “Dispiace per il primo set, dove abbiamo lottato fino all’ultimo pallone e abbiamo perso con il minimo scarto: conquistandolo magari avremmo potuto cambiare la partita. Successivamente, Cremona ha sbagliato meno mentre noi siamo state un po’ discontinue e questo ha impedito di riaprire le sorti del match”. Resta la buona prova individuale. “Per questo sono contenta, anche se si può sempre far meglio”.
Ora si guarda avanti, con l’esordio casalingo di domenica al PalaCoim (fischio d’inizio posticipato alle 18) contro Hermaea Olbia dell’ex Dino Guadalupi. “Dovremo ripartire – conclude Letizia Anello – dal nostro gioco, di certo metteremo in campo tanta voglia di riscatto. Giochiamo al PalaCoim, con il calore del nostro pubblico anche se i tifosi si sono fatti sentire molto anche a Cremona e sembrava di essere in casa anche lì”.
(fonte: Comunicato stampa)