Ostiano, Patrizio Ginelli: "Chiusura sacrosanta, ora bisogna inventarsi il futuro"

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Di Redazione

Il presidente dell’Ostiano Volley Patrizio Ginelli commenta così questo difficile momento a Pierluigi Rudiani: “Difficile tracciare un bilancio della stagione – attacca – in questi momenti. L’emergenza Coronavirus connoterà il ricordo di questo anno e giustamente, ora, il pensiero è più rivolto a fronteggiare l’emergenza sanitaria che quella sportiva. Detto questo, dispiace chiudere l’anno in questo modo, senza poterci congedare degnamente da pubblico, sostenitori, atlete e staff, ma è chiaro che mai come ora sia necessario farlo”.

Come valuta la decisione assunta dalla Federazione?

“Una decisione inevitabile che, anzi, poteva essere assunta in anticipo, specie per i campionati dalla B1 in giù, evitando quel minimo di incertezza che ha comportato questo mese di sospensione. Fortunatamente la tempestività con la quale abbiamo agito come società, grazie anche all’intervento del Dott. Manfredini, ha impedito che il contagio toccasse le nostre atlete, ma abbiamo tesserati colpiti dal virus e siamo stati e siamo in ansia per loro, motivo per il quale ritengo non ci fossero i presupposti per immaginare un ritorno in campo già due settimane fa”.

Quale sarà il futuro?

“Il futuro sarà una sfida ardua, un’impresa che speriamo di portare a termine. Oggi non ci sono certezze, tanti nostri sostenitori hanno le attività chiuse da un mese e, chiaramente, non possono onorare gli impegni. Altri avranno un calo importante del fatturato e dovremo verificare se saranno ancora disposti a sostenerci. Il tutto non potrà avvenire prima di maggio o giugno, mesi nei quali, solitamente, abbiamo già concluso il mercato. E’ chiaro che serve progettare qualcosa di diverso per essere pronti a qualsiasi evenienza.

Partiamo dal settore giovanile, una priorità che vogliamo mantenere tale negli anni a venire, possibilmente, perchè rappresenta la linfa vitale di una società. Venendo alla prima squadra credo che di certo ci sarà una riduzione pressoché generalizzata dei budget a disposizione e, da parte nostra, il chiaro intento di inserire diverse giovani nel roster della prima squadra. Chi vorrà sposare il nostro progetto, date le condizioni che ci saranno, sarà il benvenuto; al contrario augureremo buona fortuna a chi non riterrà opportuno continuare con noi”.

Promozioni e retrocessioni bloccate, mancata assegnazione dei titoli.

Provvedimenti tecnicamente corretti, nel volley non si può assegnare lo scudetto senza disputare i play off ed allo stesso modo promuovere squadre prima del termine della stagione avrebbe dato adito a ricorsi e battaglie infinite. Credo che questi provvedimenti siano stati assunti nella consapevolezza che a settembre, chi vorrà, troverà spazio al piano superiore e che la vera sfida sia quella di salvare più società possibili per arrivare ad organici sufficienti per disputare le categorie. A tal proposito mi aspetto un sostegno importante da parte della federazione per non disperdere un capitale sportivo che altrimenti rischia di perdere definitivamente”.

La chiusura è dedicata ai saluti. “Colgo l’occasione per ringraziare le atlete della prima squadra e delle formazioni under, gli allenatori, i dirigenti e tutte le persone che hanno contribuito a sostenere le squadre e la società in questa stagione. Il nostro quarantesimo anniversario l’avevamo immaginato diverso ma lo onoreremo al meglio appena possibile”.

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