Il Pagellone finale di Paolo Cozzi sull’intera annata di SuperLega

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Di Paolo Cozzi

Finito il campionato con la finale di gara 5, e con la parziale delusione per un titolo europeo che Lube e Perugia hanno solo accarezzato, diamo un voto alla stagione delle società di Superlega, tra squadre salite alla ribalta e quelle che sono sprofondate a sorpresa nelle zone basse della classifica.

Gradino più alto del podio per la stagione di Perugia, che in una sola annata si sblocca e porta a casa un ein plein di vittorie e coppe davvero imponente. La scommessa Zaytsev  in banda è stata vinta prima di tutto da lui, ma sono tanti i giocatori che alla corte di coach Bernardi hanno fatto un ulteriore step di crescita. Squadra che vince non si cambia…? La sensazione a partire dall’arrivo di Leon è che non sarà così e bisognerà ricostruire una amalgama di squadra apparsa perfetta. Voto 10

Civitanova – Sul piano del gioco è la squadra che in alcuni momenti ha espresso quello migliore, potendo contare anche su una panchina di livello assoluto, ma è anche quella che è rimasta con il cerino in mano in più di una occasione. La sensazione è che nel finale di stagione la situazione esplosa a Modena abbia disturbato e non poco Christenson, forse prematuramente scaricato dai marchigiani. Arrivare secondi non è un’onta, ma sicuramente a inizio stagione ci si aspettava di più. Voto 8

Modena – Annata complicata per i canarini, falcidiati più da situazioni interne che da reali problemi tecnici. Mai visto una spaccatura come quella avvenuta contro Stoytchev, bruttissima pagina per il volley e per lo sport in generale per come è avvenuta, soprattutto perché cavalcata da tanti addetti ai lavori innalzatisi a moderni Robespierre. I panni sporchi si lavano in casa. Soprattutto dopo una stagione che non ha portato titoli sotto la Ghirlandina. Voto 5

Trento – Stagione sulle montagne russe per i trentini che dopo un avvio da profondo rosso trovano le risorse per risorgere e mettere addirittura in difficoltà Perugia in semifinale.  Nota di merito alla società che ha tranquillizzato ambiente e squadra con lucidità, ma di riunioni e paroloni ne devono essere volati davvero tanti. Resta la sensazione che sia un po’ un anno buttato visto che l’anno prossimo cambieranno molti interpreti. Voto 6,5

Verona – Il bicchiere mezzo vuoto dice che resta una eterna incompiuta, sempre vicina ad entrare nel club delle Big 4 ma sempre bocciata all’esame chiave. Il bicchiere mezzo pieno dice che la squadra ha giocato un anno senza l’opposto titolare …e non è roba da poco, anzi. Pubblico sempre numeroso e uno Spirito in crescita fanno ben sperare per il futuro. Voto 7,5

Milano – Dopo tre anni passati mestamente sul fondo classifica, l’arrivo di Giani e Abdel Aziz porta vittorie ed energia a Busto Arsizio. Ottimo l’impatto dell’olandese, ma la sensazione è che manchi una progettualità a lungo termine visto che molti dei protagonisti cambieranno casacca. Bene Giani, ormai entrato nel novero dei top coach italiani. Voto 7,5

Piacenza – In quella che può essere la sua ultima stagione in massima serie ottiene scalpi importanti ma anche sonore sconfitte. Nel club dei vecchietti spicca Fei, dalla classe intramontabile e sopraffina, e si rivedono a buon livello Parodi e Baranowicz. Basterà per regalare ai Lupi un nuovo sponsor e tornare ai fasti di un tempo? Voto 6,5

Ravenna  – Autentica rivelazione di inizio stagione, è la dimostrazione vivente che si possono assemblare squadre low budget in maniera intelligente. Mina vagante per tutto il campionato,mix di giovani interessanti e giocatori in cerca di rivalsa come il palleggiatore Orduna, è stata guidata dal giovane Fabio Soli, ormai bella realtà fra gli allenatori di Superlega. Ciliegina sulla torta la vittoria in Challenge Cup  – Voto 9

Padova   La diagonale Nelli Travica più un Randazzo a tratti davvero incontenibile ha fatto sognare a lungo i supporter patavini, ma come già successo l’anno scorso sul più bello qualcosa si inceppa e si perde il treno play off. Beffa doppia la sconfitta al tie break nella finale per un posto in Europa subita in casa da Monza. Niente di grave, ma un po’ di amaro in bocca resta. Voto 6+

Monza – Senza la vittoria nei play off per il quinto posto la stagione sarebbe stata deludente  per un gruppo con un roster davvero ampio. I palleggiatori arrivati a ottobre sono una attenuante, ma resta tanta fatica a trovare il sestetto ideale e alcuni set giocati davvero in maniera impietosa. Voto 5 alla regular season ma voto 8 a come hanno saputo interpretare i play off finali.

Latina – Sulla carta era una squadra che poteva insediare le Big Four e infatti qualche scalpo importante se lo è preso. Ma da loro ci si aspettava molto di più, e non bastano i tanti troppi infortuni patiti per farmi cambiare idea. Voto 5

Vibo Valentia – Stagione da buttare per i vibonesi, con in più l’onta di aver esonerato coach Tubertini, che comunque stava facendo crescere il gruppo, per prendere un allenatore straniero che poco ha dato alla squadra. Peccato anche per il palazzetto spesso desolatamente vuoto. Gli sforzi del presidentissimo Callipo meriterebbero ben altra considerazione. Voto 4,5

Sora – In extremis si sfila la maglia nera di ultima classificata, ma per 5 mesi abbondanti è sembrata estranea a questa Superlega, salvata solo dalle prodezze di Petkovic. Ok il budget striminzito, ma la sensazione è che si sia costruito poco o niente per il futuro. Voto 4,5

 Castellana Grotte – Fatica….fatica tanto a tenere il ritmo delle altre compagini, ma salvo rari casi è una squadra che ci prova, anche quando è costretta a giocare di venerdì a Bari con pochi ma comunque festosi spettatori e questo è un bel segnale per il futuro. Voto 4,5

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