Il Pagellone di Paolo Cozzi: De Cecco vince la sfida tra palleggi. Ottimi Berger e Marechal

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Di Paolo Cozzi

Ennesimo incontro in tre settimane quello tra Ravenna e Perugia. Questa volta ai romagnoli non riesce la ciliegina sulla torta, nonostante riesca comunque a spaventare la compagine umbra, e lo si capisce dalla tensione esplosa a fine partita tra staff e atleti delle due squadre.

I numeri sono tutti a favore dei padroni di casa: dagli ace alla ricezione, passando per attacco e muri fatti, ma Ravenna ha una marcia in più che si chiama cuore e la possibilità di giocare senza pressione. E cosi anche in questa partita riesce a giocarsela a viso aperto. Peccato che si finisca a spintoni e urla sotto rete, perché i ragazzi di coach Soli meritavano di uscire solo tra gli applausi di tutto il palazzetto.

Ma veniamo alle pagelle…

ATANASIJEVIC – Un 69% in attacco su 29 palloni e un solo errore: il serbo è in modalità  fenomeno planetario e da solo basta a smontare tutti i sogni di Ravenna. Non trova l’ace ma è un bombardiere d’altissima quota. Che bello vedere come con Bernardi abbia fatto il salto di qualità finale. Voto 8,5.

ZAYTSEV – Fatica in attacco, ma quest’anno ha dimostrato di saper slegare le sue prestazioni da quel fondamentale e si rende utile in ricezione e soprattutto in battuta con delle belle serie. Un passo indietro sul piano dei punti, ma questo Ivan è giocatore chiave per Perugia. Voto 6 –.

BERGER – Il “panchinaro” di lusso, che farebbe la gioia di tante squadre non trema e si fa trovare pronto e reattivo in tutti i fondamentali, permettendo a coach Bernardi di risparmiare Russell. Positivo in ricezione, battuta e attacco, sarà pedina importante  nelle prossime settimane. Voto 7,5.

PODRASCANIN – Giornata no per il super centralone serbo, che in attacco viene limitato dal muro avversario e, a muro e in battuta, fatica a trovare il solito rendimento. Ma già dal prossimo match sarà punto di riferimento chiave in centro alla rete. Voto 5,5.

ANZANI – Gioca febbricitante, ma ciò non gli impedisce di entrare nella mente di Orduna e anticiparne spesso le scelte. Quattro muri pesanti come macigni che sgretolano le speranze ravennati. Voto  7.

DE CECCO – Fa girare la squadra a velocità elevata ed è bravo a non farsi prendere dal nervosismo nei momenti di bagarre sottorete: anche lui rigenerato dalla cura Bernardi, smista rasoiate in banda che sembrano perle oceaniche. Voto 7,5.

COLACI – Forse un po’ sottotono in ricezione rispetto ad altre partite, ma se Perugia ha trovato il bandolo della matassa in seconda linea il merito passa indubbiamente dalle sue braccia e dai suoi bagher!  Voto 6,5.

BUCHEGGER – Molto falloso in attacco e ben controllato dal muro perugino, il panzer austriaco stecca la partita, ma è lui che ha reso la sua Ravenna la squadra rivelazione dell’anno a suon di punti e badilate. Un peccato davvero, ma sarà ancora determinante in finale Challenge. Voto 5,5.

MARECHAL – Con l’austriaco in difficoltà, l’uomo dell’equilibrio prova a trasformarsi in super bomber e in parte ci riesce con punti importanti in momenti chiave. Peccato la prestazione in ricezione dove fa, stranamente per lui, acqua da tutte le parti. Voto 6,5.

POGLAJEN –  Meglio in ricezione rispetto al compagno di ruolo, ma anche lui non riesce ad essere incisivo in battuta come nelle gare precedenti. Voto 6.

DIAMANTINI – Fa quello che può contro due centrali più forti ed esperti di lui, ma la sensazione è che proprio in mezzo alla rete sia mancato qualcosa a Ravenna per  puntare alla posta in palio. Benino a muro, ma in attacco è poco servito e non riesce ad incidere. Voto 5.

GEORGIEV – Vale lo stesso discorso fatto per Diamantini, anche se qualcosa in più in attacco riesce a fare, ma Orduna avrebbe bisogno di ben altra potenza di fuoco per aprire una breccia nella linea di muro perugina. Voto 5,5.

ORDUNA – Stagione della rivalsa dopo le fatiche modenesi per lui, e se Ravenna rappresenta la rivelazione dell’anno, moltissimo lo deve alle mani veloci e precise di Santiago, che ha saputo trarre il meglio dai suoi attaccanti. Domenica un po’ meno lucido sui finali di set, ma stagione di livello per lui. Voto 6,5.

GOI – Reggere alle bordate dei battitori perugini non è cosa facile, specialmente in casa loro, e a questo giro sbanda parecchio. Peccato perché nella serie ha dimostrato di essere cresciuto molto. Voto 5,5.

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