Paola Paggi mental coach: “Un buon comunicatore sa cambiare la sua strategia”

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Volley Bergamo 1991
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Di Redazione

Ha parlato di comunicazione al Golf Club Bergamo “L’Albenza” di Almenno San Bartolomeo (Bergamo), Paola Paggi, la campionessa del mondo che proprio in terra orobica ha raccolto buona parte dei tanti successi collezionati in trent’anni di carriera pallavolistica che l’hanno portata oggi a reinventarsi in un nuovo, importante ruolo, quello di Mental Coach. “Una medaglia d’oro Mondiale, due Olimpiadi, tanti, tanti trofei e capitana di Bergamo per molto tempo – così l’ha presentata la Presidente Chiara Rusconi, non prima di aver ricordato quanto importante sia il contributo del Volley Bergamo 1991 sul territorio per lo sviluppo delle attività giovanili – Ci parla di Comunicazione efficace attraverso lo Sport, per dare spunti e strumenti utili, per far sì che la sponsorizzazione sportiva possa essere sfruttata al meglio”.

L’incontro è stato organizzato dalla società Volley Bergamo 1991 proprio per creare un legame ancora più forte e produttivo con le aziende che sostengono il Volley Bergamo 1991.

“Tutti possiamo comunicare, ma non sempre otteniamo i risultati sperati – ha spiegato Paola Paggi – Dobbiamo imparare a usare il Feedback, per fare in modo che la giusta valutazione, e il modo in cui la recepiamo e utilizziamo, ci porti ad ottenere ciò che cerchiamo. Ricordate anche che il bravo comunicatore è colui che cambia la propria strategia finché non ha efficacia”.

“Usate la sponsorizzazione nello sport per accrescere il vostro bacino e la vostra credibilità – ha continuato Paola –  perché lo sport è portatore di messaggi positivi”.

Non sono mancati momenti di confronto con alcune atlete del Volley Bergamo 1991 presenti all’appuntamento. Giada Cecchetto e Sofia Turlà, Emma Cagnin e Federica Stufi, Giulia Gennari e Laura Bovo hanno parlato di comunicazione attraverso i Social Media un tema particolarmente caldo in questo periodo. Tutti ricorderanno, in negativo, il caso che ha coinvolto Paola Egonu ad esempio, o in positivo, l’esperienza del commissario tecnico Ferdinando De Giorgi: “Con i Social Media ho trovato la possibilità di esprimermi e mostrare me stessa – ha raccontato Federica Stufi – Io li uso per questo, per mostrare chi sono veramente e per condividere i messaggi in cui credo, anche quelli dei nostri Sponsor”.

“Nel nostro team non ci sono solo atlete e tecnici – ha continuato Giada Cecchetto – ma anche dirigenti e sponsor: tutti insieme è più facile arrivare ai traguardi, perché la collaborazione è un valido aiuto. E la collaborazione viaggia in due direzioni: gli Sponsor aiutano noi, ma anche noi possiamo aiutare loro, condividendo e comunicando i loro messaggi”.

“I Social Media sono uno strumento importante, un mezzo che arriva a tutti in modo chiaro – ha concluso Giulia Gennari – Sfruttiamoli per farci e farvi conoscere e per dare spazio alle vostre attività. Perché noi atlete possiamo essere un buon veicolo per promuovere e comunicare”.


(fonte: Comunicato Stampa)

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Violenza sessuale su tre atlete tredicenni a Bologna: arrestato un allenatore

Oltre il Volley

Un allenatore in attività a Bologna, trentenne, è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale aggravata dalla giovane età delle vittime, abuso di autorità, adescamento di minore e pornografia minorile.

A dare la notizia è il Resto del Carlino: gli abusi sarebbero avvenuti proprio a Bologna, mentre l'uomo è stato arrestato in Sicilia, regione di cui è originario. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Bologna Centro sono scattate a febbraio dopo la denuncia della famiglia di una delle vittime, tre, non ancora quattordicenni, che ha ritrovato un biglietto di confidenze scambiato tra le ragazzine da cui emergeva un quadro di possibili abusi e violenze iniziate, però, già a settembre.

I carabinieri, che hanno analizzato anche le chat tra il coach e le minorenni e le conversazioni tra loro sui social, hanno definito con chiarezza il rapporto che l’allenatore aveva instaurato con le tre adolescenti. 

Le giovani atlete sarebbero state indotte dall'allenatore a inviargli pure materiale a sfondo erotico, foto e video, mentre una di loro sarebbe stata abusata anche sessualmente.

Sul tema è soltanto di pochi giorni fa la presentazione della nuova App di ChangeTheGame, uno strumento fondamentale e utile per chiedere aiuto e supporto nel caso di abusi e violenze, ma non solo.

di Redazione