Di Redazione
In vista della ripresa dell’attività anche a livello regionale e territoriale, la pallavolo italiana deve fare i conti con una nuova emergenza: quella delle palestre scolastiche. Il rifiuto di mettere a disposizione i propri impianti da parte di molti istituti ha spinto anche la Federazione Italiana Pallavolo a intervenire: il presidente federale Bruno Cattaneo ha inviato oggi una lettera a Giovanni Malagò, presidente del Coni, chiedendogli di farsi portatore delle istanze di società e tesserati nel dialogo con le istituzioni.
“Ad oggi, a fronte del silenzio da parte del MIUR – scrive Cattaneo -, si registra l’invio da parte di molti dirigenti scolastici di comunicazioni con cui informano le nostre società del diniego all’utilizzo delle palestre, sicuramente fino al mese di dicembre 2020, se non per tutto il prossimo anno scolastico, diniego disposto dai Consigli d’Istituto. Risulta evidente che, a fronte di una percentuale che oscilla tra il 70% e l’80% dell’intera attività federale svolta all’interno delle palestre scolastiche, l’ipotizzata diffusione di tali decisioni comprometterebbe ogni iniziativa tesa alla ripresa delle attività e, conseguentemente, impedirebbe la pratica della pallavolo a livello nazionale”.
Il presidente federale chiede quindi l’apertura immediata di un tavolo di concertazione e confronto diretto con i Ministri dello Sport, della Pubblica Istruzione e della Salute, per “ridurre al massimo il rischio di compromettere la tenuta dell’intero sistema sportivo dilettantistico, e non solo pallavolistico. Se è vero che una delle priorità per l’intero paese consiste nella riapertura delle scuole – continua la lettera – ciò non può permettere che venga offuscato il diritto al movimento e allo sport, con il suo ruolo fondamentale nella formazione delle giovani generazioni“.
Per evitare questo rischio il massimo dirigente Fipav formula tre proposte concrete: la prima è la modifica della legislazione sulla responsabilità, a tutela dei dirigenti scolastici e dei presidenti di società, e sull’utilizzo degli impianti scolastici. La seconda è il rafforzamento della collaborazione tra Federazioni e istituti, ad esempio con l’impiego di istruttori federali a supporto dei docenti, o fornitura gratuita di corsi di formazione. La terza proposta, infine, è quella di investire direttamente fondi delle Federazioni per l’acquisto di apparecchiature e prodotti per disinfezione e sanificazione ad uso delle scuole.
La lettera si conclude con un appello: “È giunto il momento di chiamare a raccolta tutti gli attori di questo splendido mondo – Federazioni, Società, Dirigenti, Atleti, Tecnici, Genitori – sotto il comune cappello del Comitato Olimpico, per dare voce al grido di allarme, ma soprattutto per dare braccia forti a rialzare e ristrutturare l’intero sistema sportivo“.
Il documento integrale è consultabile online.
(fonte: Federvolley.it)