Di Redazione
Anche dopo lo stop definitivo all’attività ufficiale imposto dalla Fipav, il mondo della pallavolo non si arrende e ripropone l’idea di giocare in estate. Lo stimolo viene dalle dichiarazioni del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, che ha fatto intravedere la possibilità di riaprire gli allenamenti dal 4 maggio, e dalla conseguente pressione del calcio per tornare in campo.
A mettere sul piatto la proposta della ripresa è stato Diego Mosna, presidente (dimissionario) della Lega Pallavolo Serie A e numero uno dell’Itas Trentino, che ha parlato anche delle trattative intavolate per giocare all’aperto all’Arena di Verona. Uno dei problemi di un’eventuale rientro in campo, infatti, è quello legato al clima, vista l’indisponibilità degli impianti di condizionamento nella maggior parte dei palazzetti. Ci sono poi anche gli ostacoli dei transfer internazionali, che scadono il 15 maggio e andrebbero rinnovati, e della già avvenuta partenza di molti stranieri per i paesi di provenienza.
Ciò nonostante, il gruppo delle squadre favorevoli alla ripresa sembra allargarsi. Oltre a Simone Giannelli, si sono già schierati a favore della proposta gli allenatori dei due club campioni d’Italia: Fefè De Giorgi per la Cucine Lube Civitanova e Daniele Santarelli per l’Imoco Volley Conegliano. L’idea di rivedere la pallavolo giocata è suggestiva, anche se non può prescindere da una certezza: qualunque sia la formula adottata, ben difficilmente il “campionato d’estate” potrà avere valore ufficiale e assegnare lo scudetto.