Di Roberto Zucca
Ultimi giorni di mercato per la Superlega in vista della presentazione dei campionati tra qualche settimana e già si possono tirare le somme e le prime considerazioni alla luce dei colpi messi a segno dai club dalla fine del campionato ad oggi. A ben figurare nella prima parte dei trasferimenti e degli acquisti è stato soprattutto il protagonismo del mercato dei palleggiatori. Mai come quest’anno infatti, sono stati proprio i registi a regalare il miglior valzer della Superlega, diventando essi stessi i veri bomber acchiappa scena del teatro pallavolistico nostrano.
È stata Modena ancora prima della fine del torneo a ricorrere ai ripari dopo una stagione di luci e ombre, non certo imputabile ad un cambio di palleggiatore, con Santiago Orduna che ha ben figurato, numeri alla mano, annunciando il ritorno del reo confesso Bruninho, dopo una stagione nella terra natia brasiliana, e subito pronto a promettere di riportare Modena a ritrovare quel posto di leader perduto nell’ultimo anno. Ed è proprio dalla capitale della pallavolo emiliana che si è diramato un domino a cascata che ha concentrato su di sé l’attenzione del mercato.
È partito destinazione Tonazzo Padova l’ex palleggiatore azzurro Dragan Travica, desideroso più che mai di ritrovare il lustro perduto dopo due stagioni sottotono in Turchia e Iran e dopo aver dimostrato a Modena che per lui, il cammino nella pallavolo italiana non si è ancora concluso. Padova a sua volta ha rimesso il mandato del giovane James Shaw, che ha abbracciato il progetto della Sir e sarà pronto a dare respiro all’ormai terzo mandato di Luciano De Cecco. Ancora sconosciuto il futuro dell’altro argentino famoso, Santiago Orduna, che è ancora la pedina di mercato più succulenta sul fronte palleggiatori. Un giocatore ambizioso che pare ancora destinato al nostro campionato, con qualche sirena che viceversa lo porterebbe sotto contratto in qualche compagine estera. Per l’apporto dato al campionato italiana, si spera che Orduna possa comunque ancora gravitare tra le alte sfere della Superlega. Dopo la Tonazzo, è stata Verona a concludere l’altro cambio di asse, riportando a casa Luca Spirito dalla Burge Ravenna, ancora senza un palleggiatore e un futuro certo. Nicola Grbic ha fortemente voluto il giovane savonese, forse più affine alla sua gestione rispetto a Michele Baranowicz, che l’ex tecnico Giani aveva caldamente spinto nelle braccia della Calzedonia e che per il suo ennesimo cambio della guardia, ha scelto la piazza di Piacenza come pista di atterraggio. Grbic ritroverà a Verona un secondo di lusso come Adriano Paolucci, corteggiato in estate da altre compagini della A1 e della A2, e che invece ha messo a disposizione la propria esperienza come già qualche anno fa fece a Perugia con l’inesperto Mitic.
Un ombra di mistero per ora regna sul Vero Volley sul palleggiatore titolare. Dopo essersi aggiudicata il talento del canadese Walsh, si muove verso un nuovo nome per il nuovo regista. Sarà italiano o stranero? Il mistero sarà sciolto nei prossimi giorni. Confermatissimi i baronetti di Trento e Civitanova, Giannelli, così come Coscione a Vibo, Sottile a Latina e Seganov a Sora, mentre la neopromossa BCC Castellana Grotte da un apparente mercato caratterizzato da un low profile punta sul nome sorpresa e affida la squadra a Matteo Paris, all’esordio da titolare nella Superlega. Quindi, tolto ancora qualche nodo da sciogliere, è tutto pronto per assistere all’avvento delle nuove corazzate del 2017/2018. E sarà interessante capire se questa campagna acquisti così palleggiocentrica come non accadeva da molte stagioni, darà i frutti sperati soprattutto per coloro i quali cercano un rilancio nella Superlega italiana o vogliono confermare il loro ruolo di baronetti del palleggio.